NOTO. Se il movimento «Notolibera» si è rivolto alla Procura indirizzando una petizione, «Passione Civile» ha chiamato in causa la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali per l' attività di controllo. La vicenda è quella legata ai lavori, da mesi in corso, nella parte alta di Noto, in piazza Crocifisso e lungo le tante strade limitrofe. I due movimenti - che seppure seguendo strade diverse hanno in comune l' obiettivo della tutela del patrimonio storico -artistico - polemizzano per i lunghi lavori che da tempo creano disagi a residenti e commercianti della zona.
Al tempo stesso contestano la "ripavimentazione stradale del Piano Alto con conglomerato bituminoso" e, a colpi di esposti, sollecitano "una scelta più coerente con la dignità urbanistica, storica ed architettonica della zona". Ad agitare le acque è il movimento «Notolibera» che con Giorgio Giannone, responsabile della comunicazione, "contesta gli interventi ritenuti inappropriati, inutili e persino disastrosi dal punto di vista economico.
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