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Noto, ospedale declassato. Gucciardi: un errore

NOTO. «Tengo molto alla serenità e alla pace dei territori e ancor di più mi sta a cuore la salute dei cittadini. Senza alcuna esitazione e con grande senso di responsabilità, già nei prossimi giorni torneremo a prendere in esame l' argomento rimodulazione ospedali. Un fatto tuttavia deve essere chiaro alle nostre comunità: continuare a rimanere fermi significherebbe bloccare la macchina dei concorsi".

A tranquillizzare l' ambiente netino, piuttosto surriscaldato, ci ha pensato direttamente l' assessore regionale alla Sanità Baldo Gucciardi, che nel primo pomeriggio di ieri ad Agrigento ha avuto un incontro, anche per uno scambio di opinioni sulla vicenda sanità, con il parlamentare regionale siracusano Enzo Vinciullo.

"Potete stare tranquilli: si è trattato di un semplice errore a cui molto presto sarà posto rimedio", ha assicurato il presidente della commissione Bilancio e Programmazione all' assemblea regionale, il primo ad arrivare a Noto venerdì pomeriggio, qualche ora dopo la diffusione della notizia del declassamento del Trigona a ospedale di comunità. Prima dell' intervento rassicurante di Gucciardi numerose sono state le reazioni del mondo politico.

Per Corrado Bonfanti, sindaco di Noto, "non è possibile che si possa considerare come cosa fatta una bozza di un progetto di riorganizzazione regionale della sanità consegnato alle parte sociali per una prima lettura".

L'amarezza di Bonfanti resta tuttavia grande tanto da fargli dire: "È una proposta inaccettabile che tecnicamente fa acqua da tutte le parti. Per questo non passerà. Difenderemo le nostre ragioni in tutte le sedi. In ogni caso finisce qui il processo di collaborazione tra comunità locali, Asp e assessorato regionale per fare dell' o spedale riunito Avola-Noto un presidio unico a beneficio delle comunità stanziali e occasionali".

Anche dai banchi di palazzo dei Normanni si è levata la voce a favore dell' ospedale di Noto. Per l' assessore regionale Bruno Marziano "è una proposta inaccettabile per più ragioni. Sia perché annulla gli impegni assunti dagli assessori alla Sanità in questi ultimi anni, sia perché cancella la struttura di ospedali riuniti AvolaNoto e impoverisce la sanità della zona sud della provincia. Sono pronto a sostenere tutte le iniziative politiche e legali che la comunità di Noto vorrà mettere in atto per ottenere il rispetto degli impegni e la tutela del diritto alla salute dei suoi cittadini e di quelli dell' intera zona sud".

Per il parlamentare regionale Pippo Sorbello "la proposta di declassare l' ospedale di Noto non può essere presa in considerazione. La riorganizzazione degli ospedali di Avola-Noto si è basata anche su equilibri politici che non prevedevano un taglio di questo tipo che porterebbe a rivedere diverse posizioni assunte nel recente passato".

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