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Cantieri e lavoro nero, multe per 80 mila euro nel Siracusano

SIRACUSA. Cantieri edili, gelaterie, officine e paninoteche della città e della provincia legate da un unico fattore: l’impiego di lavoratori in nero. I carabinieri del comando provinciale e del Nil ne hanno trovati, in poco meno di 3 settimane, 19 senza contratto e così per gli imprenditori, che li sfruttavano senza versare contributi, si sono abbattute sanzioni elevate per un importo complessivo di 80 mila euro. Sono state, invece, 8 le sospensioni delle attività economiche ma come ha fatto sapere ieri mattina il comandante provinciale, Luigi Grasso, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina nella caserma di viale Tica, il 98 per cento di loro si è messo in regola, sfruttando l’opportunità offerta dal «Jobs act», la riforma varata dal Governo nazionale sul mercato del lavoro.

«La norma – spiega il colonnello Luigi Grasso – consente di pagare il minimo della sanzione se il datore di lavoro provvede a regolarizzare il dipendente». I controlli si sono concentrati in 17 aziende con 43 lavoratori, un terzo dei quali, come emerge nel rapporto dei carabinieri del Nil, al comando del maresciallo Cosimo Magrì, era irregolare. Uno dei settori in cui si sono riscontrate le maggiori criticità è quello edile: sono sette i cantieri, tra cui due a Siracusa, il resto a Portopalo, Avola, Francofonte ed Augusta, in cui sono stati scoperti dei lavoratori in nero.

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