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La morte di Eligia, il marito alla sbarra

SIRACUSA. Si è arenato sullo scoglio delle questioni procedurali preliminari il processo per l' uccisione di Eligia Ardita, l' infermiera di 36 anni all' ottavo mese di gravidanza assassinata assieme alla piccina che portava in grembo a cui è stato dato il nome di Giulia al culmine di un litigio nel loro appartamento di via Calatabiano la sera del 19 gennaio dello scorso anno dal marito, l' ex guardia giurata Christian Leonardi, 41 anni, reo confesso del delitto, in carcere da settembre 2015.

La prima udienza, celebrata ieri mattina in una Corte d' assise gremita di persone, fra addetti ai lavori, familiari e amici della vittima, non è andata oltre la notifica alle parti della richiesta di astensione formulata dal giudice a latere Alessandra Gigli che ha presieduto il tribunale del Riesame in occasione dell' impugnazione del sequestro di atti e documenti nell' abitazione dell' imputato sfociata in ordinanza il 29 maggio 2015. Sulla questione se la posizione del giudice sia compatibile oppure no sarà a decidere il presidente del tribunale Antonio Maiorana a cui il presidente della Corte d' Assise Maria Concetta Spanto ha disposto la trasmissione degli atti.

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