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Siracusa, aggredito ispettore di polizia in carcere

SIRACUSA. Un ispettore di polizia penitenziaria è stato aggredito all'interno della casa circondariale di Siracusa. Secondo la denuncia della Uil, un detenuto extracomunitario, da circa venti giorni recluso nella struttura, avrebbe evidenziato da subito problematiche di condotta psichiatrica.

Durante un ricovero per un tso si è scagliato contro l'ispettore con due pugni al volto. Subito sono intervenuti i colleghi che hanno provveduto a fermare l'aggressore. L'ispettore è stato medicato all'ospedale Umberto I di Siracusa.

«Dal punto di vista quantitativo si sono registrati sicuramente dei miglioramenti perchè i numeri sono diminuiti. Dal punto di vista qualitativo, invece, c'è ancora molto da fare». Lo ha detto mei giorni scorsi Mauro Palma, Garante nazionale dei diritti delle persone detenute, a Napoli per il convegno «Attualità di Igino Cappelli - Dagli Avanzi della giustizia agli Stati Generali».

«La qualità della vita negli istituti non è strutturalmente cambiata - ha affermato - Ci sono dei segni che vengono dagli Stati Generali e che vanno nel senso di un miglioramento della qualità della vita ma, ora, bisogna tradurre questi segni in una cultura diffusa e quotidiana affinchè questi segni si  traducano in azioni concrete».

«La Campania è molto produttiva, per quanto riguarda il numero delle persone - ha aggiunto - Molti detenuti campani non scontano la pena detentiva in Campania perchè numero dei posti disponibile in Campania "è inferiore alla necessità complessiva. Bisogna - dice - innanzitutto recuperare la territorialità della pena rispetto alla Campania". Rispetto al passato, la  situazione del sovraffollamento del carcere di Poggioreale "è migliorata rispetto al passato, anche se ci sono situazioni nel resto della Campania che ancora languono".

L'auspicio espresso da Adriana Tocco, garante regionale campano per i diritti dei detenuti, è che "il lavoro svolto durante gli Stati generali dell'esecuzione penale si tramuti infatti concreti, in leggi, per poter migliorare i livelli di vivibilità all'interno delle carceri".

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