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Siracusa, Zito boccia la pianta organica dell'Asp: "Mancano le risorse"

SIRACUSA. Niente fondi in più per la provincia, ma anche nessun riferimento in pianta organica sul Centro regionale per le cure dell'amianto e ”poca chiarezza” sul futuro dell'ospedale Avola -Noto. Una pianta organica che ”lascia ancora molti dubbi” secondo il deputato regionale del «Movimento 5 Stelle» Stefano Zito a poche settimane dal voto favorevole della conferenza dei sindaci, che all'unanimità, nonostante le polemiche, hanno detto «sì» alla bozza presentata dall'azienda sanitaria provinciale. Quella dell'Asp è una delle piante organiche al vaglio della Regione che dovrà decidere in breve tempo sulla sua adozione. Ma ci sono ancora tante criticità, secondo l'esponente dei grillini, per il mancato inserimento di alcuni servizi, nonché sulla certezza dei finanziamenti che dovrebbero arrivare in provincia per attivare i vari servizi necessari. «Non esistono gli undici milioni di euro - aggiunge - bensì si tratta di un tetto di spesa, della possibilità di poter spendere. Ma un conto è quanto previsto sulla carta che può andare, ma ben diversa è la realtà che rischia di creare disservizi per i cittadini».

Sull'utilità poi del mantenimento di due strutture complesse come Cardiologia ed Emodinamica all'ospedale «Umberto I», al centro di numerose polemiche in queste settimane, Zito è chiaro, avendo presentato un'interrogazione già nel 2013: Cardiologia dovrebbe restare complessa ed Emodinamica semplice, invece di mantenerne due complesse, anche nella logica di un maggiore risparmio. Inoltre nella pianta organica non ci sarebbe più l'unità di Facility management, che in base a quanto deciso a livello regionale, sarebbero state tolte nelle varie province ”ma ne è apparsa una di logistica, e sembra che sia una continuità”. Ma la pianta organica, secondo Zito, presenta numerose criticità, non solo per l'ospedale cittadino ma anche per l'organizzazione dei presidi di Avola - Noto e di quello di Augusta. «

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