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La morte di Eligia Ardita a Siracusa, il padre sulle indagini: «Troppe esitazioni»

Tino Ardita si dice pronto a chiedere la revoca dell’inchiesta alla Procura: «Forniti elementi che vogliamo siano analizzati»

SIRACUSA. Pronti a chiedere la revoca dell’indagine alla Procura che «fino a questo momento ha fatto troppo poco». Tino Ardita, padre di Eligia, la giovane infermiera morta insieme alla piccola che portava in grembo lo scorso mese di gennaio, torna a criticare l’operato degli investigatori ma il procuratore capo Francesco Paolo Giordano assicura che ”si sta lavorando alacremente per fare luce su una vicenda molto delicata”.

Sulla morte di Eligia sono ancora tanti i punti da chiarire. Dopo aver pensato a un caso di malasanità, l’autopsia effettuata dal medico legale Orazio Cascio ha fatto emergere alcune lesioni al capo portando la magistratura a iscrivere nel registro degli indagati il marito della trentacinquenne, Christian Leonardi. Una vera e propria virata verso un caso di omicidio. Per la famiglia di Eligia Ardita e della piccola Giulia, però, l’indagine condotta dal sostituto procuratore Magda Guarnaccia è stata fino a questo momento «poco incisiva». «Vogliamo chiedere la revoca dell’indagine alla Procura di Siracusa - ribadisce Tino Ardita -. In questi primi cento giorni d’indagine ci sono troppe cose che ci sono poco chiare e non riusciamo ancora a capire». I familiari della giovane infermiera chiedono da tempo un sopralluogo nell’abitazione in via Calatabiano dove si è consumato il dramma di Eligia.

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