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Calafatari, sotto la lente le relazioni ambientali a Siracusa

L’inchiesta sulla demolizione del terzo ponte: gli uomini del Nictas stanno verificando gli atti che hanno determinato l’abbattimento della struttura

SIRACUSA. Ci sarebbe una relazione del Comune in merito alla decisione di procedere alla demolizione del ponte dei Calafatari. Un documento finito sotto la lente di ingrandimento dei magistrati della Procura che, poco più di due mesi fa, hanno aperto un’inchiesta sull’opportunità di abbattere la struttura, rasa al suolo tra la fine del 2014 e l’inizio di quest’anno da un’impresa vincitrice di una gara d’appalto.

Gli inquirenti avrebbero scoperto che nel documento in esame era indicato che un possibile cedimento del ponte avrebbe potuto creare problemi di carattere ambientale, quali l’inquinamento delle acque. Motivazioni che sono al centro di una verifica da parte della Procura, che, nel corso di questi mesi, ha compiuto diversi interrogatori, tra cui uno al parlamentare del «Movimento 5 Stelle», Stefano Zito, uno dei primi a muovere dei dubbi sulla decisione di spazzare via il ponte dei Calafatari e proprio da qui che partì una manifestazione dei grillini, conclusa poi sotto palazzo Vermexio per denunciare il caso di «gettonopoli».

 

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