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La morte di Eligia Ardita, disposto il sequestro di alcuni indumenti

Le indagini sul decesso dell’infermiera all’ottavo mese di gravidanza. Il padre Tino Ardita: «Chiediamo verità e giustizia»

SIRACUSA. La Procura ha disposto il sequestro di alcuni indumenti appartenenti ad Eligia Ardita, l’infermiera di 35 anni morta il 19 gennaio scorso insieme alla figlia di 8 mesi che portava in grembo. Sono stati i carabinieri del Nucleo operativo ad entrare nell’appartamento della vittima, dove viveva insieme al marito, in via Calatabiano, nella zona di viale Santa Panagia: sono stati acquisiti un plaid marrone, il pantalone di un pigiama rosa in pile ed ancora 5 foto della vittima con diversi capi di abbigliamento.

Materiale che è a disposizione del sostituto Magda Guarnaccia, a capo dell’inchiesta, nata dopo la denuncia della famiglia dell’infermiera. L’indagine ruota attorno alle ultime ore di vita trascorse dalla donna nella sua abitazione, quelle che, probabilmente, hanno segnato il suo destino e della piccola Giulia, ed un contributo determinante lo darà l’autopsia, i cui esiti sarebbero stati già depositati al palazzo di giustizia dal medico legale incaricato dal magistrato ma non sono stati ancora resi noti. Una prudenza, quella adottata dagli inquirenti, dettata dall’esigenza di compiere altri accertamenti ed è probabile che la decisione di perquisire l’appartamento della coppia si muova in questa direzione.

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