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Siracusa, la tragica fine di un'infermiera incinta: nuovi dubbi sulla sua morte

Depositata la relazione sull’autopsia eseguita dal medico legale

SIRACUSA. È stata depositata la relazione sull’autopsia eseguita sul corpo di Eligia Ardita, l’infermiera di 35 anni all’ottavo mese di gravidanza morta il 20 gennaio in circostanze ancora da chiarire. Sulla vicenda c’è un’inchiesta della Procura che, poco dopo la denuncia presentata dai familiari, ha iscritto nel registro degli indagati tre persone, il ginecologo ed il personale del 118 ma gli inquirenti non sarebbero più così certi che il decesso sarebbe avvenuto a seguito dei ritardi dei soccorsi.

Dopo l’arrivo dell’ambulanza, come era emerso nella prima ricostruzione, sarebbe stata presa la decisione di attendere l’arrivo dei vigili del fuoco visto che la palazzina in cui abitava la donna, in via Calatabiano, era senza ascensore. Si era ipotizzato che, in quei minuti, sarebbe stato deciso il destino dell’infermiera e della piccola, Giulia, ma i fatti potrebbero essere andati diversamente ed è su questo aspetto che gli investigatori hanno deciso di compiere delle verifiche. Nessuna pista viene tralasciata dai carabinieri e dalla Procura, che, in tutti questi mesi, hanno sentito i familiari della vittima ed il marito per conoscere tutti gli aspetti della vita della trentacinque.

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