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Le schede elettorali scomparse a Siracusa, Regione parte civile nel processo

Il processo vede imputato un dipendente del Tribunale. La prossima udienza a settembre

SIRACUSA. La Regione si costituisce parte civile nel processo a carico di Cosimo Russo, il dipendente del Tribunale di Siracusa accusato di aver ”occultato” e poi fatto ricomparire alcune delle schede elettorali relative alle elezioni del 2012 per il rinnovo dell’Ars. Determinando la ripetizione parziale del voto in nove sezioni tra Pachino e Rosolini. A rendere nota la decisione è stata la stessa giunta regionale. Che in una nota afferma di volersi costituire parte civile nei confronti di chi «in tutto o in parte distruggeva, sopprimeva o occultava atti e documenti pubblici facenti parte del compendio inerente alle elezioni per il rinnovo dell’assemblea regionale, custoditi presso la cancelleria del tribunale di Siracusa». Per la stessa vicenda si sono già costituiti parte civile i deputati regionali Bruno Marziano e Pippo Gennuso, oltre all’ex parlamentare Pippo Gianni.

Inizialmente la richiesta era stata avanzata anche da altri deputati. Ma all’apertura del processo, lo scorso 31 marzo il giudice delle indagini preliminari del tribunale Andrea Migneco ha ammesso solo i presenti all’udienza. E tra questi anche l’assessorato regionale alla Funzione pubblica. Gianni con la ripetizione del voto ha perso il seggio all’Ars, che è stato invece conquistato da Gennuso.

 

 

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