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Delitto Elvira Leone a Siracusa, le indagini sulla pista straniera

Un anno dopo l’omicidio sembra stringersi il cerchio sull’assassino dell’insegnante picchiata e strangolata con un cavo elettrico

SIRACUSA. La prima a trovarla morta era stata la sua vicina di casa. Proprio un anno fa, nel suo appartamento, posto all’ultimo piano di una palazzina a piazza della Repubblica, giaceva Elvira Leone, insegnante in pensione di 73 anni, ammazzata con un cavo annodato attorno al collo dal suo assassino. A distanza di 12 mesi, gli inquirenti non sono riusciti ad inchiodare l’omicida ma ci sono molto vicini, dopo che negli ultimi mesi hanno raccolto numerosi elementi, a cominciare dalle frequentazioni della donna, di per se assai riservata.

A quanto pare, l’uomo che l’ha strappata alla vita sarebbe uno straniero e secondo alcuni fonti era in confidenza con l’insegnante del Nautico anche se non è chiaro in che rapporti fossero. Di certo, i carabinieri del comando provinciale ed i magistrati, a capo dell’inchiesta, hanno messo sotto i riflettori alcune persone, in particolare quelle che entravano nell’appartamento dell’anziana con più assiduità, magari per compiere dei lavori. Ed in questo mazzo, ci sarebbe l’assassino, infatti, secondo quanto hanno ricostruito gli inquirenti, nel giorno dell’omicidio non ha avuto bisogno di forzare l’ingresso dell’appartamento della pensionata.

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