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Pillirina, «Elemata» chiede 113 milioni di danni

La società che punta a realizzare un resort di lusso alla Penisola Maddalena si è rivolta al Tribunale denunciando «ingiustificati ritardi ed omissioni»

SIRACUSA. La società «Elemata Maddalena» denuncia gli ”inspiegabili e ingiustificati ritardi e omissioni” che hanno bloccato la realizzazione di un resort di lusso alla Pillirina e chiede un risarcimento di oltre 113 milioni di euro per ”i gravissimi danni subiti”. È passato al contrattacco il marchese Emanuele di Gresy, amministratore della società intenzionata a realizzare una struttura ricettiva a Penisola Maddalena. L’area è in questo momento sottoposta a vincolo di inedificabilità dopo che la Regione, nel 2011 ha deciso di istituire una riserva naturale terrestre. Il vincolo è stato rinnovato nel 2013 e scadrà tra pochi mesi, a giugno del 2015. Una situazione che ha di fatto ”paralizzato” la realizzazione del progetto e ha visto ”scappare” prima «Four seasons» e poi «Aman resorts», due partner internazionali di «Elemata Maddalena».

Il marchese però non ci sta e in 22 pagine ripercorre tutta la vicenda rivolgendosi al tribunale per chiedere un risarcimento di 113 milioni e 708 mila euro alla Regione, al Comune e anche a 34 consiglieri comunali che approvarono nel dicembre del 2010 l’atto di indirizzo per la revisione del Piano regolatore e nell’agosto del 2011 il cambio di destinazione urbanistica delle aree nelle quali era prevista la realizzazione del resort. Per la società, come si legge nell’atto di messa in mora le azioni del Vermexio, dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente e dei consiglieri ”hanno assunto il carattere giuridico del dolo e della colpa grave” violando ”le più elementari e doverose regole di condotta amministrativa”.

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