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Morti di cancro ad Augusta, Padre Prisutto scrive a Mattarella

AUGUSTA. Sono saliti a 725 i morti di cancro ad Augusta censiti ad oggi, da quasi un anno a questa parte, da padre Palmiro Prisutto, l'arciprete della Chiesa Madre che ieri ha scritto al nuovo presidente della Repubblica appena insediatosi, Sergio Mattarella. Il dato dei "caduti" per tumore, raccolto con il contributo dei familiari, è aggiornato all'ultima messa che viene celebrata ogni 28 del mese dal battagliero arciprete che sta stilando un personale elenco che farà avere quanto prima al presidente Mattarella, così' come aveva già fatto con il suo predecessore Giorgio Napolitano. Al neo presidente ieri don Prisutto ha inviato la prima lettera formale per invitarlo a venire ad Augusta a conoscere i malati di tumore e onorare i morti della "strage silenziosa che ha fatto più vittime dell'incidente di Marcinelle e delle Fosse Ardeatine che lei da presidente, ha recentemente visitato. - ha scritto- L'assassino silenzioso è il cancro, provocato dall'inquinamento industriale che dura pressochè impunito da oltre sessanta anni. Quella Repubblica di cui lei è capo da qualche giorno, ha abbandonato al suo triste destino questa città, la Costituzione sulla quale lei ha giurato e che in teoria avrebbe dovuto tutelare la salute, la vita, il lavoro, il territorio e gli stessi abitanti di questa città, qui, è palesemente violata da chi ritiene che col denaro si può fare tutto: dalla corruzione delle istituzioni che ci dovrebbero difendere fino a comprare il silenzio delle vittime e delle loro famiglie. Una logica aberrante - ha aggiunto- il ricatto occupazionale, la monetizzazione del rischio, da oltre mezzo secolo unitamente all'inquinamento generale di tutto l'ecosistema costringe gli abitanti di Augusta e dintorni ad affermare che è meglio morire di cancro che di fame".

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