RAGUSA. Non ci sarebbe rispondenza fra i dati dell'assessorato regionale alla Sanità e quelli dell'Adiconsum promotore di un progetto riguardante il grado di soddisfazione dei servizi sanitari sia nel territorio regionale che in quello provinciale. Particolare venuto fuori nel corso della tavola rotonda che si è tenuta venerdì scorso presso la sala conferenze dell'Ordine dei medici; al tavolo il presidente dell'Adiconsum Ragusa-Siracusa, Gianni Cerruto, il direttore dell'Asp 7 Maurizio Aricò ed il direttore della Clinica del Mediterraneo, per la sanità privata, Salvatore Pacini.
Per l'Adiconsum il grado di soddisfazione dei servizi resi dalla sanità è nettamente al di sotto del 50 per cento; per l'Assessorato regionale alla Salute è tutt'altro raggiunge percentuali di soddisfazione del 90 per cento. Dove sta la verità? «I nostri dati sono stati raccolti al di fuori delle strutture sanitarie e sono svincolati da ogni preconcetto, mentre quelli dell'assessorato sono stati raccolti all'interno delle strutture sanitarie - ha detto Cerruto - ci sono criticità su liste di attesa, formazione, accoglienza degli utenti; criticità anche in alcuni reparti come la Chirurgia, i Pronto soccorso. C'è tanto da investire per migliorare altri servizi e per aiutare nella sanità transfrontaliera dove ogni cittadino dell'UE può decidere di farsi curare». Aricò, non sottraendosi alle critiche, ha parlato dell'impegno dell'Asp sull'umanizzazione dei servizi, della rete di eccellenza dell'infarto assicurando che individuerà presto un chirurgo per sopperire alle carenze in provincia.
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