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Noto, «è uno spacciatore»: finisce in manette

Massimo Paternò, secondo l’accusa, aveva trasformato la sua villetta a «Testa dell’Acqua» in una centrale della droga. Trovati 33 grammi di marijuana

NOTO. I carabinieri hanno arrestato con l'accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti un uomo, Massimo Paternò, 34 anni, residente a Testa dell'Acqua, già noto alle forze di polizia per precedenti specifici. Nel corso della stessa operazione i militari dell'Arma hanno rinvenuto e sequestrato 33 grammi di marjiuana che l'uomo aveva nascosto oltre a materiale solitamente utilizzato per il confezionamento delle dosi.

Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, Massimo Paternò avrebbe adibito la sua villetta nella frazione di Testa dell'Acqua, alla periferia del centro abitato di Noto, in una "centrale" per lo smercio delle sostanze stupefacenti. A queste conclusioni gli inquirenti sono arrivati al termine di un lavoro di appostamento condotto nella zona che ha consentito di riscontrare un movimento continuo di tossicodipendenti dall'abitazione dell'indagato. L'indagine ha permesso agli investigatori di notare come nell'abitazione vi era un viavai costante di automobilisti che si recavano nella villetta rurale allontanandosi soltanto dopo pochi minuti.

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