NOTO. Occhi-spia a protezione dei settecenteschi monumenti della città, a partire da quelli allineati lungo il corso Vittorio Emanuele. Noto corre ai ripari per porre fine al frequente accanirsi contro gli edifici di pregio artistico e arredo urbano, e punta con ferma decisione su un intervento capace di intercettare il fenomeno vandalismo. Ieri mattina, dopo anni di inevitabili aggiustamenti (anche per via della rigida disciplina di controllo), è stato inaugurato il sistema di sicurezza e videosorveglianza della città.
Il battesimo dell’impianto diffuso di telecamere, che monitorerà Noto giorno e notte, si è tenuto a palazzo Ducezio, sede del Municipio, con l’apertura della sala operativa, cuore pulsante del sistema, allestita al terzo piano e già attrezzata di tutto punto con video e monitor. Alla cerimonia inaugurale della sala operativa – erano presenti, tra gli altri, il vescovo di Noto monsignor Antonio Staglianò, il prefetto Renato Franceschelli, oggi responsabile della Direzione centrale dei servizi tecnico-logistici e della gestione patrimoniale del ministero degli Interni, il prefetto Armando Gradoni e il questore Mario Caggegi - ha fatto seguito al Teatro comunale “Tina Di Lorenzo”, la presentazione del progetto “Pon Sicurezza: Noto, città sicura” con l’intervento del sindaco Corrado Bonfanti.
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