FLORIDIA. A Floridia gestivano in regime di monopolio il traffico di droga. E chi voleva scalfire il proprio potere rischiava di essere ammazzato come è accaduto ad Antonino Correnti, scampato miracolosamente ad una spedizione di morte. Sono sette le persone, quasi tutte legate da vincoli familiari, finite nell’operazione «Epilogo», coordinata dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Catania e conclusa dai carabinieri, che devono rispondere di “associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dall’uso delle armi, detenzione e porto illegali in concorso di armi e tentato omicidio aggravato in concorso”.
Sono stati condotti in carcere Salvatore Foti, 59 anni, Luca Foti, 40 anni, padre e figlio, Eliseo Foti, 43 anni, Davide Foti, 47 anni, fratelli del cinquantanovenne, Giuseppe Frasca, 22 anni, Sebastiano Forte, 22 anni, e Antonino Pappalardo, 32 anni, tutti quanti floridiani e coinvolti nell’inchiesta antidroga denominata «Botti di Capodanno» scattata nel dicembre dello scorso anno.
La retata si rese necessaria per impedire l’omicidio di Antonino Correnti, la cui condanna a morte era stata fissata nella notte di San Silvestro dopo essere riuscito a sfuggire all’agguato del 25 ottobre del 2013. In quell’occasione il killer sparò contro la vittima, che gestisce un bar a Floridia, sette colpi di pistola calibro 7,65 senza, però, riuscire ad ammazzarla. Nell’operazione «Epilogo», che è il seguito di quella 10 mesi fa, gli inquirenti, coordinati dal sostituto della Dda, Marco Bisogni, imputano al gruppo di muoversi come un’organizzazione criminale con compiti e ruoli ben precisi ma soprattutto indicano Eliseo Foti e Giuseppe Frasca come e il mandante e l’esecutore del tentato omicidio del commerciante. Da quanto fanno sapere i carabinieri, Antonino Correnti ha avuto la “colpa” di volersi inserire nel mercato degli stupefacenti ed aveva messo gli occhi su alcune piazze per la gestione dello spaccio, incontrando, però, le resistenze del gruppo, che, avrebbe cercato di dissuaderlo senza, in un primo momento, ricorrere alle armi.
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