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Siracusa piange l'ex calciatore Roberto Scala, il mancino che fece sognare la città

Il calcio siciliano piange Roberto Scala. L’ex calciatore siracusano, che nello scorso mese di settembre aveva compiuto settant’anni, aveva militato nelle giovanili del Siracusa, Melilli, Canicattini e Pentapoli di Siracusa: una mezz’ala alla Gianni Rivera, dotata di un potentissimo e preciso mancino, dopo aver appeso le scarpe al chiodo si era dedicato al calcio a 5, arrivando a giocare anche nella massima serie. Ma Roberto era uno sportivo a tutto tondo.

Così, oltre al calcio, si era dedicato anche al tennis e al ciclismo. Un atleta completo, che conduceva una vita sana - non era neppure un fumatore - che lungo il suo cammino ha incontrato un male incurabile che purtroppo non gli ha lasciato scampo. Chiunque l’abbia conosciuto, lo descrive come una persona solare, sempre ironico e sorridente; un vero signore, dentro e fuori dal campo.

L'ultimo saluto a Roberto è previsto domani alle 11 al Duomo, i funerali verranno celebrati in Cattedrale. «Ciao Roberto - scrive sui social Franco Salvo - un saluto da tutti i tuoi compagni». Anche il T.c. Match ball Di Siracusa, dove Roberto si dilettava a giocare a tennis lo saluta: «Il tuo sorriso e la tua simpatia rimarranno sempre con noi - scrive in un comunicato il circolo - il tuo posso sarà sempre lì, dove batte la pallina».

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