MELILLI. Oggi è il loro ultimo giorno di lavoro: da domani saranno ufficialmente licenziati i 30 dipendenti che per conto dell’azienda Pellegrini erano impegnati nel servizio mensa dei tre siti dell’Isab di Melilli. Per questo per lunedì mattina Fisascat Cisl e Uiltcs Uil di Siracusa hanno promosso un presidio davanti alla portineria sud dell’impianto, a Marina di Melilli.
Alla base della protesta, spiegano i sindacati, «il mancato accordo sul transito al nuovo player individuato dallo stesso gruppo Lukoil, saltato nonostante il parere favorevole di ben 24 lavoratori su 30 coinvolti e che ha determinato questo drammatico epilogo».
«Dopo il fallimento delle trattative con Pellegrini, avviate al tavolo di Confindustria, si era trovata la disponibilità di una nuova azienda - ricostruiscono Fisascat Cisl e Uiltcs Uil - e la subentrante aveva accettato di assumere 18 lavoratori a tempo indeterminato e gli altri 12 avevano accettato volontariamente l’accompagnamento alla Nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi) in attesa di essere riassorbiti successivamente con gli stessi benefici economici dei colleghi. Eppure - aggiungono i sindacati - all’Ufficio del lavoro, nonostante il parere favorevole della stragrande maggioranza dei lavoratori, qualcuno ha preferito non sottoscrivere l’accordo vanificando tutto. Una scelta discutibile che ha lasciato spiazzati tutti i lavoratori. Lunedì intendono protestare davanti all’Isab - annunciano Fisascat Cisl e Uiltcs Uil - e, allo stesso tempo, spingere perché si possa riconsiderare la soluzione del transito alla nuova azienda».
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