SIRACUSA. Doveva diventare un grande contenitore culturale, poi sede di uno dei corsi di laurea aperti in città. Qualcuno ne aveva anche ipotizzato il cambio di destinazione d’uso a fini ricettivi così da offrirlo sul mercato delle vendite e renderlo più appetibile. Nella realtà dell'ex carcere borbonico di via Vittorio Veneto non se ne è fatto proprio nulla. Se non lasciarlo all’abbandono, all’incuria, al degrado. La proprietà è dell’ex Provincia. A deciderne cosa fare dell’immobile spetta invece al Comune nell’ambito della rivisitazione del Piano particolareggiato di Ortigia scaduto ormai da 11 anni.
A riaccendere i riflettori sulla vicenda, ma soprattutto sull'indecoroso spettacolo che offre oggi l’edificio, abbandonata dopo il terremoto del 1990 a causa dei danni subiti, è il consiglio di quartiere Ortigia. Dove Carlotta Zanti denuncia come l’edificio sia stato trasformato allo stato «in una discarica abusiva di rifiuti speciali».
L’esponente del Pd qualora ve ne fosse bisogno, lancia un incito alla città ed agli amministratori, a visionare in prima persona lo stato in cui versa l’ex carcere. «Basta recarsi nella zona - dice Zanti - per rendersi conto che allo stato di abbandono si aggiunge adesso anche il malcostume di chi ritiene che l’area possa essere adibita a discarica discarica. Considerato che si tratta di un ex carcere nel quale è difficile accedere - dice Zanti- è ipotizzabile che gran parte dei rifiuti speciali, soprattutto gli scarti di edilizia, come intonaci, grandi pezzi di cemento armato e non, laterizi e bidoni di vernice, siano il risultato di lavori eseguiti in passato. Non mancano però le ”contaminazioni” esterne, essendo presenti anche rifiuti urbani. Bottiglie di plastica e vetro, lattine - aggiunge - brick, perfino una sedia, contenitori di detersivi, una porta, cassette vuote per frutta e verdura, pneumatici». «Occorre intervenire subito - dice ancora il consigliere di quartiere - perchè si tratta di un edificio storico che attrae l’attenzione dei turisti, essendo tra l’altro proprio nell’area del Talete e del mercato. Una macchia per tutto il centro storico». Evidenziati anche i pericoli sul piano igienico sanitario. PL
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