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Disoccupazione, emersi dati da allarme sociale ad Augusta

AUGUSTA. Seimila 796 iscritti disponibili a lavorare, ovvero disoccupati, iscritti fino al 2013 al centro per l'impiego di Augusta a fronte di un totale di 33 mila 862 iscritti in tutta la provincia, dove fino all'anno scorso sono state pagate 25240 indennità di disoccupazione tra Aspi e mini Aspi. Sono questi alcuni numeri del bilancio socio-economico della provincia presentato ieri mattina nell'agenzia dell'Inps di via Adua, dal comitato provinciale dell'Inps di Siracusa, presieduto da Enrico Tamburella, che ha tracciato un quadro sempre più drammatico della crisi che sta colpendo Augusta così come l'intera provincia. "La scelta di riunirsi ad Augusta alla presenza del direttore provinciale dell'Inps, Franco Caruso e del presidente del comitato regionale dell'Inps, Franco Gioia -ha detto Tamburella- ha un preciso significato, legato al fatto che la città di Augusta è quella dove è insediato il più grosso polo chimico industriale, che ha subito in modo maggiore gli effetti devastanti di una crisi economica senza precedenti e che, oltre ad avere comportato l'espulsione dal mondo del lavoro di migliaia di lavoratori, ha visto crescere a dismisura il numero dei giovani senza occupazione e della generazione cosiddetta "Neet" cioè che non lavora, non studia nè è impegnata in processi formativi". Secondo il presidente del comitato, che raggruppa tra gli altri Confindustria, Confcommercio, Cgil, assessorato regionale al Lavoro e Cna e che ogni anno traccia un bilancio dell'andamento generale, in realtà, i dati sulla disoccupazione sono ancora più gravi perchè non tengono conto di quanti, pur essendo disoccupati da tempo, per mancanza di fiducia non si iscrivono neanche più tra le liste dei disponibili a lavorare. Drammatico anche il dato dei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che ad Augusta sono 10809, in provincia 70.648 una cifra enorme che, secondo Tamburella, se accostato ai dati sulla disoccupazione porta il numero dei disoccupati a livelli preoccupanti, con il rischio che questi giovani siano disoccupati perpetui. "Il numero delle pensioni aumenta in modo costante fino ad arrivare a 103.307, con un importo medio di 704,19 euro - ha continuato- Nel 2013 la cassa integrazione sia in deroga che ordinaria subisce una forte riduzione, segno che questo tipo di ammortizzatori è arrivato al limite e pertanto i lavoratori provenienti dalle aziende in crisi vengono licenziati e nelle migliore delle ipotesi messi in mobilità. Occorre con urgenza una seria inversione di tendenza per rilanciare l'economia della nostra provincia, puntando sui nuovi segmenti economici come il turismo, l'ambiente, i beni culturali e naturali, insieme ad un rilancio eco-ambientale del polo industriale siracusano.

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