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Augusta, individuate le aree a rischio: ecco il piano anticorruzione

AUGUSTA. Concorsi e prove selettive per l'assunzioni di personale e progressioni di carriera, scelta di ditte per l'affidamento dei lavori, ma anche concessioni ed erogazioni di sovvenzioni, sussidi e ausili. Sono queste alcune delle cosiddette "aree a rischio" da tener sott'occhio nelle pubbliche amministrazione e, dunque, anche nel Comune megarese che, proprio un anno fa subiva lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni della mafia e della criminalità organizzata, secondo il piano il piano triennale di prevenzione della corruzione (Ptpc) 2014-2016 di cui è parte integrante anche il programma triennale per la trasparenza e l'integrità (Ptti), che indica iniziative per garantire un adeguato livello di trasparenza e legalità. Entrambi i piani che, per obbligo, devono essere adottati da ogni amministrazione pubblica e possono essere rivisti entro il 31 gennaio di ogni anno sono stati presentati ieri mattina dal segretario generale dell'Ente, Alberto D'Arrigo, nominato responsabile della prevenzione della corruzione e dalla commissione straordinaria del Comune. "La trasparenza è lo strumento fondamentale perchè ci sia un controllo dell'attività amministrativa e per evitare casi di mala amministrazione- ha detto il prefetto Maria Carmela Librizzi- Abbiamo inteso avere oggi un rapporto diretto con la cittadinanza per far si che ci sia contatto con l'attività amministrativa, con questo provvedimenti cerchiamo di rendere il Comune trasparente, il piano di prevenzione della corruzione individua quali sono i settori a rischio e determinate misure e contromisure. Il codice di comportamento è pubblico e ci aspettiamo indicazioni dalla cittadinanza, con questi provvedimenti riteniamo di avere dato un senso e una finalità alla nostra presenza qui". Il segretario ha anche illustrato a grandi linee il codice comunale di comportamento dei dipendenti, stilato in una prima bozza dalla commissione del Comune che chiede anche il coinvolgimento di cittadini, organizzazioni sindacali, associazioni dei consumatori ed utenti, ordini professionali e imprenditoriali, i portatori di interessi diffusi che, fino al 29 marzo, potranno intervenire con suggerimenti da inviare al Comune "Siamo all'inizio è una sfida speriamo che alla fine di mettere in condizioni l'ente di gestire con correttezza garantendo la trasparenza al cittadino".

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