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Rete idrica di Siracusa, Castagnino pronto a incatenarsi e Vinci fa un appello: «Convocare in Consiglio i curatori»

SIRACUSA. «La curatela fallimentare di Sai 8 va fermata prima possibile». È stato un coro unico quello che si è sentito mercoledì sera in consiglio comunale durante la discussione sulla gestione del servizio idrico e, in particolare, dei distacchi operati dalla curatela fallimentare di «Sai 8». Le critiche più dure sono partite da Elio Di Lorenzo di «Garozzo sindaco» che ha posto l’accento sugli «stipendi, ben al di sopra delle regole contrattuali, pagati dall’impresa» e spingendo l’amministrazione pubblica verso una gestione pubblica del servizio». Forti critiche anche dal presidente del consiglio comunale Antonio Sullo. «Il fallimento dell’azienda - ha detto Sullo - non può essere scaricato sugli utenti, soprattutto su quelli più poveri che non riescono a far fronte con regolarità alle bollette. L’acqua è un bene primario che non può essere tolto solo per calcoli commerciali». Poche ore prima della discussione in aula sulla «Carta dei servizi» del servizio idrico, la curatela fallimentare ha intanto comunicato di «aver inserito sul sito aziendale l’elenco degli utenti morosi per i quali sono in corso le procedure di recupero dei crediti, anche con l’interruzione dell’erogazione idrica». La curatela ha anche invitato gli utenti a regolarizzare la posizione. E proprio su questa nuova procedura tuona Salvo Castagnino di «Siracusa protagonista». «Questo tipo di sistema non è assolutamente accettabile - ha dichiarato Castagnino -. Non stiamo parlando di una imposta di possesso come nel caso del bollo auto. Qui si tratta di un servizio primario e vorrei capire quale tipo di lettura viene effettuata inserendo semplicemente dei dati su un sito internet». Castagnino si dice pronto anche a scelte radicali. «Bisogna porre fine a queste procedure - ha detto il consigliere comunale - altrimenti sono pronto a incatenarmi davanti gli uffici di viale Santa Panagia». Sulla vicenda è intervenuta anche Cetty Vinci, consigliere comunale della «Lista Mangiafico» che ha chiesto di «convocare una seduta del consiglio comunale alla presenza dei curatori fallimentari affinchè diano risposte concrete su quanto sta avvenendo in questi giorni con i distacchi delle fornitura di acqua, senza procedura di preavviso e con gravi disagi per i concittadini».
Dopo il dibattito sul servizio idrico, il consiglio comunale ha poi approvato il regolamento sul sostegno alle start up. Il provvedimento è legato ai 180 mila euro che l’amministrazione, anche grazie al taglio delle indennità di sindaco e assessori, ha messo a disposizione per 18 progetti. Alle iniziative selezionate sarà concesso un contributo di 10 mila euro a fondo perduto. Una somma che dovrà essere utilizzata per l’affitto di locali o l’acquisto di beni strumentali all’attività di impresa. Secondo quanto previsto dal regolamento, il contributo sarà erogato in due rate e i beneficiari saranno esonerati, per 24 mesi, dal pagamento dei tributi sullo smaltimento dei rifiuti, sull’occupazione del suolo pubblico e sulla pubblicità. «Tra le modifiche apportate all’atto - ha spiegato Stefania Salvo, presidente della commissione Regolamento - è legata al fatto che si può partecipare al bando anche se la società non è stata costituita. Questo passaggio può essere espletato dopo aver saputo se si è stati ammessi o meno».

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