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ll call center di Telecom di Siracusa, Garozzo: «Una soluzione per i 22 operatori»

SIRACUSA. Si profila la possibilità del telelavoro per i 22 operatori del call center di Telecom a rischio di trasferimento a Catania. Una prospettiva che andrebbe a limitari i disagi di tantissime famiglie in considerazione anche del fatto che il 70 per cento dei lavoratori in questione sono donne. A questa soluzione si è giunti al termine di un confronto che il sindaco Giancarlo Garozzo ha avuto con due manager della Telecom ed a cui ha partecipato anche il consigliere comunale Alessandro Acquaviva. In discussione anche la possibilità di nuovi investimenti su Siracusa. L’azienda confermando la possibilità del telelavoro con postazioni nelle case dei dipendenti ha anche fornito una serie di rassicurazioni sugli effetti di una trasformazione del settore call center in società autonoma del gruppo Telecom. «In questo caso - è stato detto - lo strumento del telelavoro non sarà automaticamente revocato e la questione passerà dal tavolo di concertazione con i sindacati nazionali». Per quanto riguarda gli investimenti sulla città i dirigenti dell’azienda hanno parlato di interventi di Tim «per la copertura totale, nel medio termine, della rete cellulare Lte, e di Telecom Italia sulla rete di distribuzione della fibra ottica per consentire di offrire un servizio a larga banda di nuova generazione in molti quartieri della città». Il sindaco esprimendo soddisfazioni sugli esiti dell’incontro e sulle prospettive per i 22 lavoratori del call center ha affermato che «adesso si tratta di monitorare i passaggi successivi, anche rispetto alle future soluzioni che saranno attuate per tutto il comparto».

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