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Allarme bomba negli uffici del Municipio di Pachino, arrivano gli artificieri: era una «bufala»

PACHINO. «Mi avete rovinato la vita, ve la farò pagare». Due telefonate, una alla questura di Siracusa ed una alla Protezione civile comunale, per annunciare una bomba al palazzo municipale di via XXV Luglio: ma era solo una bufala.
È accaduto ieri mattina, poco dopo le 10,30, quando nel giro di pochi minuti la struttura comunale centrale è stata fatta evacuare per mettere in salvo i dipendenti comunali e gli amministratori. Sia ai centralini della questura di Siracusa, sia negli uffici comunali di Protezione civile, in via Dello Stadio, sono arrivate chiamate in cui una voce misteriosa ha annunciato una bomba in via XXV Luglio. E se ai poliziotti la voce all’altro capo della linea si è limitata a comunicare la presenza dell’ordigno, nella telefonata all’ufficio Protezione civile l’autore si è sfogato con una frase breve comunicata all’operatore: «Mi avete rovinato la vita, ve la farò pagare».
Nel giro di pochi istanti tutti i lavoratori degli uffici si sono riversati per strada e sul posto sono piombate le volanti del commissariato di polizia di via Tafuri, guidati dal commissario, Paolo Arena, gli agenti della polizia municipale, agli ordini del comandante, Nicola Campo, ed i carabinieri della stazione di via Maucini. Ad avviare una tempestiva attività d’indagine sono stati i poliziotti, che hanno chiesto l’intervento del gruppo artificieri della questura di Siracusa. Dopo la bonifica di tutti gli uffici del palazzo municipale di via XXV Luglio, ed anche degli scantinati, durata quasi due ore, non è stato accertato il ritrovamento di ordigni. Attimi di paura, attività amministrativa degli uffici bloccata, un intero commissariato impiegato per le verifiche sulla vicenda e, alla fine, era solo lo scherzo di un buontempone. Comunque, gli investigatori hanno avviato un’indagine ed hanno acquisito tutti gli elementi utili per tentare di risalire all’autore, o agli autori, delle due telefonate alla questura di Siracusa e alla Protezione civile comunale. «Uno scherzo di pessimo gusto - ha dichiarato il primo cittadino, Paolo Bonaiuto -, che ha creato un po’ scompiglio, ma non ha influito più di tanto sull’attività amministrativa, perché essendo giovedì grasso non era previsto il rientro pomeridiano dei dipendenti negli uffici comunali». Il commissario, Paolo Arena, ha coordinato le operazioni ed ha avviato l’attività investigativa. «È d’obbligo rispettare le procedure - ha detto il dirigente del commissariato di via Tafuri -, soprattutto nei casi di allarme bomba bisogna fare evacuare i locali per la sicurezza dei dipendenti, che viene prima di ogni cosa».

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