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La Cattedrale di Noto non chiuderà per gli ultimi lavori

NOTO. Il cantiere rimarrà aperto e permetterà ai tanti fedeli, ma anche ai numerosi visitatori che arrivano da ogni parte d'Italia e non solo, di poter seguire in diretta i lavori di finitura per il completamento degli arredi in Cattedrale. È certo: la Basilica intitolata a san Nicolò, crollata nel marzo del 1996 e rimessa in piedi in undici anni - era il 18 giugno del 2007 quando fu riaperta - non chiuderà i suoi portoni durante i lavori che inizieranno nell'immenso spazio della navata centrale dove, già a partire da domani, lungo la volta sarà applicata l'Assunzione di Maria con le quattro virtù cardinali, tela di novanta metri quadrati con tanto di supporto ligneo, realizzata dal pittore Lino Frongia.
In un primo momento, seguendo anche le indicazioni di monsignor Angelo Giurdanella, rettore della Basilica, era stato deciso, ma solo per motivi di sicurezza, di chiudere per qualche mese il grande portone bronzeo, giusto il tempo di eseguire il delicato quanto complicato lavoro. Ma il dato emerso oggi è diverso: con il conforto dei tecnici, una volta ingabbiata e isolata con possenti strutture metalliche l'area interessata dall'intervento (si lavora ad una altezza di ventitrè metri), si è deciso di tenere aperta la chiesa che potrà continuare ad essere visitata. Interdetta tutta l'area centrale, le funzioni religiose parrocchiali già da due settimane sono state dirottate nella cappella del Santissimo Sacramento, a sinistra dell'altare maggiore, mentre fino al 31 dicembre prossimo è stata chiusa l'agenda per cerimonie matrimoniali e riti funebri. Gli interventi alla navata centrale di quest'ultimo segmento riguarderanno oltre alla volta anche i due piani laterali che danno luce all'interno.
Insieme al supporto ligneo inizieranno i lavori per l'installazione delle ultime otto vetrate, istoriate dall'artista toscano Francesco Mori. E sarà una corsa contro il tempo: la data da rispettare è quella del 31 dicembre, anche se, a seguito della complessità degli interventi da porre in essere, potrebbe subire qualche slittamento. Programmata per il prossimo mese anche la collocazione nelle nicchie delle colonne delle stazioni della Via Crucis realizzate dal pittore Roberto Ferri. Previsto anche un altro intervento: la sistemazione delle ultime due statue, i patroni d'Italia santa Caterina e san Francesco, ai lati delle colonne che conducono nella navata centrale.
Da ieri mattina - e continuerà sino alla tarda serata di oggi - nella cappella che fa da sfondo alla navata di destra è esposta al culto la cassa lignea contenente le spoglie di san Corrado. Un evento di eccezionale portata voluto in quanto da domani l'artistica arca argentea realizzata nel 1556, che custodisce la cassa lignea, sarà sottoposta alle operazioni di restauro. Questo intervento, il secondo in programma, che contempla il restauro dei quattro grifoni e dell'aquila che sorreggono l'arca, dovrà essere completato entro febbraio.

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