SIRACUSA. Sono tornati protestare ieri mattina, al palazzo municipale, una decina di indigenti, per lo più donne, che attendono ancora di ricevere il buono pasto da parte del Comune per far fronte alle loro necessità quotidiane.
Il gruppo di persone, con mariti disoccupati e con figli a carico, già quindici giorni fa aveva protestato perchè da mesi aspetta di ricevere un sussidio o un aiuto economico da parte del Comune, che non era ancora arrivato nonostante molti di loro avessero già presentato la domanda perfino ad aprile scorso.
Da quest’anno, la commissione straordinaria che gestisce il Comune, proprio per la crisi economica che attraversa e la carenza di liquidità, ha deciso di non concedere più indennità in denaro alle famiglie più bisognose ma di aiutarle attraverso l’erogazione di un buono pasto una tantum, da spendere nei supermercati; ma neanche questo fino a ieri era arrivato, suscitando di nuovo la rabbia degli indigenti. Il gruppo ha poi incontrato il prefetto della commissione straordinaria, Maria Carmela Librizzi, che ha risposto loro che domani arriveranno i buoni pasto.
Nell’attesa, per far fronte alle necessità più impellenti di questi giorni, si è chiesto l’aiuto alle parrocchie di padre Angelo Saraceno e di padre Francesco Scatà per gli alimenti. Il Comune avrebbe stanziato 15 mila euro per far fronte a questo problema e all’ufficio delle Politiche sociali sarebbero arrivate circa 250 domande di altrettanti nuclei familiari in difficoltà. Ce.Sa.
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