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Tares a Siracusa, albergatori e commercianti: «Servono sgravi»

SIRACUSA. L’arrivo della Tares e la scadenza della prima delle quattro rate da pagare entro la fine dell’anno destano preoccupazione non solo tra le famiglie siracusane ma anche nei settori produttivi. Dai commercianti agli artigiani, dagli albergatori ai pubblici esercizi la Tares non consente 2sonni tranquilli”. Soprattutto perchè non è ancora chiaro quanto complessivamente peserà questo nuovo tributo sui bilanci delle aziende.


«E in questo modo - dice Maurizio Garofalo, presidente della sezione Alberghi e turismo di Confindustria - ci si ritrova dinanzi all’impossibilità di pianificare i costi da sostenere». Un problema non da poco soprattutto in un periodo di difficoltà economica generale.
«La prossima settimana - annuncia intanto Garofalo - contiamo di avere un confronto con il vicesindaco Francesco Italia e con l’assessore al Bilancio Santi Pane, oltre che con i dirigenti per formulare delle proposte finalizzate a rendere quanto più sostenibile possibile la Tares per il settore».


Argomento che anche Confcommercio intende affrontare quanto prima con l’amministrazione comunale. «L’applicazione della Tares ci penalizza enormemente - dice Sandro Romano, presidente di Confcommercio - perché è più cara rispetto alla precedente Tarsu. Aumenti piuttosto consistenti che impongono azioni immediate da parte dell’amministrazione comunale indirizzate a diversificare l’entità della Tarsu a seconda della tipologia dell’attività in questione».


«È chiaro ad esempio - aggiunge Romano - che una profumeria non può pagare allo stesso modo di un supermercato. Insomma a seconda delle attività occorre applicare tariffe congrue. E su questo versante occorre definire la questione in tempi stretti viste le scadenze imposte dalla Tares. La Confcommercio ha annunciato prima della scadenza della prima rata, che va pagata entro il 31 agosto, l’apertura di uno sportello ad hoc.


Intanto tra le famiglie siracusane serpeggia il malumore e la preoccupazione. Soprattutto tra chi per il pagamento della Tarsu aveva optato per la rateizzazione e si ritrova adesso a pagare due tributi. Una situazione difficile che non viene certo agevolata tra l’altro dalle procedure messe in atto per regolarizzare la propria posizione. Le comunicazioni diffuse dal Comune su questa vicenda al momento non sono sufficienti, ed il rischio è di intasare nei prossimi giorni gli sportelli del settore Fiscalità locale di via De Caprio. Resta poi l’incognita del conguaglio di fine anno.

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