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Lo stadio mai realizzato a Portopalo: condanna da oltre un milione di euro

Il Consiglio di giustizia amministrativa ha dato ragione alla società «Capopassero» che sarà risarcita dal Comune

PORTOPALO. Uno stadio costato al Comune quasi tre milioni di euro: ma non esiste ancora, né si sa se esisterà mai. E nemmeno il terreno è di proprietà comunale. L’ultimo capitolo della storia di quell’area “maledetta”, in cui da 30 anni gli appassionati di calcio portopalesi attendono che nasca un impianto sportivo, è stato scritto il 31 maggio. Il commissario ad acta Armando Castiglia nominato dal prefetto Armando Gradone, è piombato nel palazzo comunale di via Lucio Tasca per l’esecuzione della sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa dell’aprile del 2011 che condanna il Comune a pagare 1 milione e 100 mila euro alla società «Capopassero». È l’epilogo di una controversia giudiziaria iniziata un trentennio fa, durante la quale la società ha chiesto il pagamento dell’indennità di legittima occupazione ed il risarcimento danni per la illegittima occupazione del terreno in cui sarebbe dovuto sorgere lo stadio. Sin da subito il Comune dovrà riconoscere il debito fuori bilancio e pagare 500 mila euro, che verrà liquidato all’accensione di un mutuo con la cassa depositi e prestiti. E poi una “mazzata” di 200 mila euro ogni anno per i prossimi tre anni. «Una vicenda – ha dichiarato l’assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo, Corrado Scala – legata alla mala amministrazione degli anni precedenti, che ha portato un salasso al Comune senza precedenti. E noi adesso ne stiamo pagando le conseguenze». E pensare che la vicenda di questo lembo di terra di una manciata di metri quadri è così grottesca da sfiorare l’inverosimile: un contenzioso avviato nel 1983 tra il Comune e due società proprietarie delle aree in cui avrebbe dovuto sorgere il complesso sportivo. La prima spesa uscita dalle casse comunali fu quella per il progettista: poco meno di 200 milioni di lire. Poi le due sentenze che hanno condannato il Comune di Portopalo: la prima del 2007 di un milione e 700 mila euro e l’ultima di un milione e 100 mila euro. Una spesa “folle” di quasi tre milioni di euro il Comune si è trovato con in mano un pugno di mosche: nemmeno il terreno è diventato di proprietà dei cittadini. Per il disappunto di tanti sportivi che attendono da anni, soprattutto con la nascita nel 2012 del Portopalo, che milita in Terza categoria, di vedere la propria squadra di calcio giocare quattro “mura amiche” che forse non verranno mai costruite.
 

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