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Comune di Avola, l’adunata dei dipendenti

Il sindaco Cannata davanti ai cinquecento lavoratori per spiegare il piano di riorganizzazione del personale: «Ci sono debiti per 12 milioni»

AVOLA. Quasi un'ora ininterrotta di discorso, 56 minuti e 41 secondi per l'esattezza, per illustrare ai circa cinquecento dipendenti comunali, compresi i 125 precari Asu, le misure messe in atto e adottate dall'amministrazione comunale per evitare il dissesto. Interventi contenuti nel piano di riequilibrio finanziario pluriennale che per necessità di legge e per quanto disposto dalla Corte dei Conti dovrà portare al contenimento della spesa pubblica e al rientro dei debiti che complessivamente fino ad oggi ammontano a circa 12 milioni di euro, di cui 4 milioni vantati dai creditori e 5 milioni di anticipazione di cassa. Ma anche un piano che prevede trasferimenti e mobilità interna nei vari settori degli uffici, che riguarderebbero un centinaio di dipendenti compresi i lavoratori stabilizzati "full time" e gli Asu, e già le prime disposizioni notificate al personale stanno creando non pochi malumori e critiche per le nuove mansioni assegnate. L'annuncio ufficiale di quella che al Comune di Avola si preannuncia come una vera e propria rivoluzione anche tra i capi-servizio, il sindaco Luca Cannata l'ha fatta partire con l'assemblea generale di tutti i dipendenti comunali riuniti ieri nel cortile del municipio. Quasi un'ora sotto un sole cocente, e per la verità negli anni passati non era mai accaduto un simile incontro di tutto il personale del Comune, e che fa parte, come sottolineato dallo stesso sindaco, "della politica della nuova amministrazione”. «È dal 2010 che siamo in rosso ed oggi la scopertura con la banca è aumentata al punto che non ci fa più fido, e quindi siamo stati costretti ad intervenire con un nuovo percorso di razionalizzazione della spesa e soprattutto di riscossione tributaria, che ad Avola in termini di pagamento da parte dei cittadini è deficitaria perché molti non pagano le tasse». «Un deficit di incasso tributario a cui la Corte dei Conti ci ha detto chiaro di mettere mano», ha detto Cannata per poi snocciolare cifra per cifra la composizione del bilancio comunale che ammonta a complessivi a 24 milioni di euro, di cui 11,5 milioni per i soli stipendi del personale. Quindi il fronte del risparmio e della razionalizzazione di spesa e delle entrate toccherà inevitabilmente la lotta all'evasione ed elusione dei tributi, ma l’obiettivo potrà essere raggiunto con una migliore produttività da parte dei dipendenti che dovranno lavorare al meglio nei servizi. Il lungo discorso di Cannata ha quindi toccato le aliquote Imu, ritoccate ma non aumentate rispetto all'ordinario che prevede la legge, della nuova tassa della Tares, che servirà per pagare il servizio Rsu, e dei tagli dello Stato ai Comuni che impongono ai sindaci di incassare i soldi con le tasse. Sfiorato o quasi dal sindaco il "capitolo - trasferimenti e mobilità interna", che toccheranno diversi settori e uffici, ma con l'invito a tutti "di lavorare per contribuire al risparmio e per migliorare i servizi." «Abbiamo fatto questi trasferimenti che saranno adottati entro il 30 aprile - ha ricordato Cannata alla vasta platea di dipendenti presenti - senza guardare in faccia nessuno e sarà peggio per quanti verranno a chiedere la raccomandazione. Siccome facciamo parte tutti della stessa barca, la sensibilità deve partire da voi, altrimenti a me viene difficile difendervi dalle critiche esterne che dicono che molti non lavorano e prendono solo lo stipendio. In questo senso vi chiedo di aiutarci e se non riusciamo a pagare lo stipendio mensilmente la colpa di certo non è mia». Alla conclusione dell'incontro dopo una domanda di un impiegato il sindaco ha chiarito e riferito sulla soppressione di uno dei due rientri pomeridiani, quindi del buono-pasto, con l'ipotesi di verificare anche l'eliminazione del secondo rientro ma sempre nell'ambito del risparmio di spesa. Poi ha confermato che gli unici due servizi esternalizzati resteranno, quello della raccolta della spazzatura e refezione scolastica, ma con l'ingresso di personale comunale per risparmiare sui costi del servizio.  

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