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L’Udc rilancia per il sindaco: il nostro candidato è Edy Bandiera

Sempre più distanti le posizioni dei partiti del Centrosinistra chiamati a ricomporre in città la maggioranza che sostiene Crocetta

SIRACUSA. La candidatura a sindaco della città per il centrosinistra rischia di diventare un ”caso” a Palermo. Tutto ruota attorno alle primarie del Pd e al fatto che sulla base di ”intese” a livello regionale la candidatura a sindaco sul capoluogo sarebbe di ”pertinenza” dell’Udc. Come appena qualche giorno fa ha tra l’altro evidenziato lo stesso capogruppo all’Ars del partito di Pierferdinando Casini, Lino Leanza. Che ha ricordato agli ”alleati” come fosse stato deciso di assegnare all’Udc la proposta di candidatura a sindaco nella persona di Edy Bandiera. Leanza ha pure evidenziato come in tutti i comuni chiamati al voto sia il Megafono che il Pd hanno propri candidati. Il tema resta dunque sul tappeto e la nomina di Mariarita Sgarlata, il candidato a sindaco del Megafono, non sembra aver prodotto alcuna schiarita. Visto che comunque il Pd non sarebbe intenzionato a fare passi indietro rispetto a primarie già avviate e prossime alla celebrazione per la scelta del candidato alla massima carica amministrativa. L’Udc dal canto suo è chiaro. «Se non ci sono passi indietro, andremo da soli». Parole pronunciate sia da Bandiera, designato alla candidatura già dalle scorse elezioni regionali, che dal segretario cittadino del partito Michele Stornello. «Il Pd si è incanalato in queste primarie di partito - dice Stornello - commettendo fin dall’inizio un errore di fondo. Quello di aggrovigliarsi sul nome piuttosto che sul programma. Per quanto ci riguarda le verifiche partono dal programma. E per quanto riguarda invece le candidature faremo le nostre valutazionio su quella che può offrire maggiori garanzie per la vittoria. Altrimenti ognuno per la sua strada».
«Quelle del Pd - aggiunge Bandiera - sono primarie tutte interne dove è evidente si stanno consumando chiarimenti e scontri che attengono al partito. La coalizione è un’altra cosa». Le primarie del Pd continuano ad essere oggetto di critica anche per la lista Crocetta. «Abbiamo preso atto dell’indisponibilità del Pd a rinviare le primarie per fare le primarie di coalizione, evitando così un grosso errore - dice Camelo Spataro, coordinatore provinciale del Megafono - hanno preferito fare il terzo tempo in una partita tutta interna al Pd». Il Megafono dunque continua a mantenere le proprie riserve sull’atteggiamento del Pd sulla scelta del candidato a sindaco. «Si è preferito - aggiunge Spataro - aprire una sfida per partecipare al girone di eliminazione. Mi auguro di sbagliare e che il risultato alla fine suggerisca il buonsenso».
Su questa basi è comunque assai improbabile che in città possa ricomporsi per il voto delle amministrative lo stesso quadro della coalizione di centrosinistra del presidente Crocetta. Ci sarà il Pd da una parte mentre dall’altra potrebbero ritrovarsi insieme Udc, Megafono e Sel.  

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