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Primarie, tra Garozzo e Lo Giudice è scontro: accuse e polemiche

Il docente incassa il sostegno di Sofia Amoddio

SIRACUSA. «È la candidatura di Lo Giudice a essere stata decisa a tavolino, di certo non la mia». Si fanno aspri i toni della campagna elettorale per le Primarie del Centrosinistra. Sono i due esponenti del Pd, Giancarlo Garozzo e Alessio Lo Giudice che non se le mandano certo a dire. L'ex capogruppo in consiglio comunale non perde tempo a rispondere alle alle critiche di Lo Giudice, che ieri è tornato ad invitare Garozzo ad un confronto pubblico ”per dialogare serenamente sui punti da lui sollevati”. «Dovrebbe smetterla, per dignità e onestà intellettuale - sostiene invece Garozzo - con questa litania della distanza da esperienze o incarichi politici dal momento che è stato consigliere di quartiere per l'ex Pci e componente del direttivo cittadino del Pd da almeno cinque anni». Ad alzare il livello dello scontro sono anche le accuse che Gianluca Sindona, del comitato organizzativo delle Primarie, rivolge a chi gestisce la campagna di Lo Giudice contestando ”l’utilizzo del logo ufficiale del Pd” e inviato lettere ”agli iscritti attingendo irregolarmente all’archivio del partito”.
Il confronto a distanza tra i due candidati comunque non si ferma. «Molti degli argomenti usati dall’ex consigliere comunale Giancarlo Garozzo - ammette Lo Giudice - non mi trovano d’accordo, ma voglio evitare che questo dibattito a distanza si aggrovigli ulteriormente». «Non sarò l'unico politico adatto a gestire Siracusa - ribatte Garozzo - ma di certo sarei in grado di iniziare a lavorare per farne una città di livello europeo». Dalle parole di Garozzo emergono critiche anche per la gestione globale del partito. Parole che in chiave futura potrebbero anche segnare ulteriori fratture all'interno del Pd. «Su una cosa Lo Giudice ha ragione - continua l'ex capogruppo -. La mia candidatura potrebbe stonare troppo con la perenne propensione alla sconfitta del Centrosinistra siracusano, che evidentemente a qualcuno deve pur stare bene». Rispetto all'accusa di aver ”pescato” anche nel Centrodestra, Garozzo replica dicendo che ”se gruppi politici con storie diverse da quelle tradizionali della Sinistra hanno riconosciuto nella mia persona la risposta migliore per il rilancio di questa città, è la conferma della potenzialità rappresentata dalla mia figura per poter puntare alla vittoria”.
Nella lite tra i due contendenti si inserisce anche il deputato nazionale Sofia Amoddio. «Pur riconoscendo la competenza di Garozzo - ha dichiarato la parlamentare - non credo che l'esperienza amministrativa sia un fattore discriminante. Lo Giudice è un riconosciuto studioso dei fenomeni politici e sono convinta possa apportare un grandissimo contributo di idee e di rinnovamento alla città».  

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