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"Socosi", raggiunta l’intesa: scongiurati 17 licenziamenti

Ridotto l’orario di lavoro per i dipendenti, resta aperta la frattura tra i sindacati

SIRACUSA. Scongiurato il licenziamento dei diciassette lavoratori della «Socosi», l’azienda che gestisce il servizio tributi per conto del Comune negli uffici di via Luigi De Caprio. Dopo oltre due mesi di attesa si è raggiunta una soluzione che però non ha sanato la spaccatura netta tra Cgil da un lato e Cisl e Uil dall’altro.

L’accordo è stato firmato ieri mattina nella sede dell’ufficio provinciale del lavoro in via Necropoli Grotticelle alla presenza dei vertici dell’azienda, presente con Sergio Baglio, Maurizio Di Bella e Filippo Italiano, il rappresentante del Comune Sebastiano Reale e per le segreterie provinciali Cgil, Cisl e Uil, Paolo Zappulla, Anna Reale e Salvatore Lantieri e per la Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, Stefano Gugliotta, Vera Carasi e Anna Floridia. Secondo quanto previsto nell’intesa l’organico della Socosi formato da sessantadue unità vedrà una riduzione del monte ore settimanale che passerà da 36 a 24, con una decurtazione di dodici ore per i venti dipendenti assunti direttamente dall’azienda e da 30 a 24, con una riduzione di sei ore per i quarantadue lavoratori che facevano parte dell’ex bacino degli «Lsu».

Ad attendere l’esito del confronto davanti alla sede dell'ufficio provinciale del lavoro c’era una delegazione dei dipendenti. «Un accordo che penalizza solo noi lavoratori - ha sottolineato una delle dipendenti Maria Finocchiaro - abbiamo pagato per oltre due mesi l’assenza dell’amministrazione comunale, dimostrata anche in consiglio comunale, oltre alle contrapposizioni sindacali. La situazione si ripresenterà il 30 giugno alla scadenza del contratto». La divisione resta tra Cgil da un lato e Cisl e Uil dall’altro.

«Il mancato accordo - hanno detto Paolo Zappulla e Stefano Gugliotta - avrebbe avuto come conseguenza il licenziamento di diciassette lavoratori. Abbiamo dato il nostro assenso alla proposta di Socosi, in quanto il ricorso ai contratti di solidarietà consente ai lavoratori tutti di preservare il loro contratto di lavoro, maturando quindi oltre ai contributi previdenziali, anche la quota di Tfr». Piena solidarietà ai lavoratori è stata espressa dai segretari di Cisl e Uil Antonio Bruno e Salvatore Lantieri insieme ai rappresentanti di Fisascat e Uiltucs Vera Carasi e Anna Floridia. «Sorprende che - hanno detto da Cisl e Uil - l’azienda e una sola sigla sindacale abbiano condiviso una soluzione iniqua che fa pagare solo i lavoratori ex Lsu».

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