Un uomo (il regista), un cane (l’accompagnatore) e un camper (il mezzo di trasporto). E soprattutto un raggio di luce per collegare idealmente il Sud e il Nord d’Europa in un viaggio di speranza e rinascita. Parte da Capo Passero il progetto di Paolo Goglio, regista di Lecco che si è ispirato alla spada di luce di San Michele Arcangelo. Il suo raggio arriverà fino a Capo Nord, in Norvegia.
«Al volante di Gianna, camperina adolescente e accompagnato da Leone, cane coccolone - si legge in un ardito comunicato stampa - Paolo Goglio ha raggiunto il punto estremo a sud dell’Italia a Capo Passero, dove ha proiettato nel cielo, dal tetto del van, un raggio di Luce. Da qui inizia il lungo viaggio verso Caponord, punto estremo settentrionale dell’Europa che raggiungerà nei prossimi mesi, collegando in una immaginaria Linea di Luce i due antipodi del continente. L’impresa sarà documentata dalle telecamere di Amore con il Mondo, con cui il regista realizzerà un film e una serie televisiva, mentre gli aggiornamenti e i videoblog con il diario di viaggio saranno pubblicati su Youtube e sui canali social in una playlist dedicata».
Il raggio di luce
Dopo il durissimo periodo di lock-down, il regista Lecchese Paolo Goglio vuole portare al mondo un segnale di speranza: un raggio innalzato nel cielo, ispirato dalla spada di luce di San Michele Arcangelo, recentemente proiettata dai padri Rosminiani della Sacra Abbazia. «Sono stato alcuni giorni ad Avigliana per realizzare un documentario - racconta - e sono rimasto molto affascinato da questo faro che tracciava nell’oscurità un prezioso simbolo di pace, di luce e di amore. Così ho preso spunto e sono partito per la Sicilia con una torcia di profondità da 135.000 lumen 6000mAH. Raggiunto Porto Palo di Capo Passero ho proiettato il raggio di luce di fronte all’Isola delle Correnti. Il risultato è stato molto gratificante e suggestivo e ora, da questo luogo magico all’estremo Sud italiano, partirò per compiere un lungo viaggio».
L’impresa
«Il mio traguardo è portare il raggio di luce fino a Capo Nord. Ho attrezzato, grazie al prezioso contributo di alcune associazioni, un camper personalizzato e ho raggiunto la Sicilia nei primi giorni di gennaio, per realizzare la prima parte di questa serie tv. La notte dell’11 gennaio ho proiettato il primo raggio di luce a Capo Passero e nei giorni successivi mi sposterò lungo il perimetro della Sicilia, proiettandolo ogni sera. Quindi risalirò la penisola seguendo un itinerario improvvisato, spostandomi in funzione delle condizioni meteo e delle circostanze, che documenterò con le telecamere. A marzo inizierò i preparativi e gli allestimenti per la seconda parte, più impegnativa. Conto di raggiungere l’estremo nord del continente tra aprile e maggio».
I preparativi
«Inizialmente - continua il regista - mi sono curato soprattutto di dare al camper un tocco di personalizzazione caratteristico e particolare: è nata così Gianna, la prima camperina, vivace e colorata. Poi ho approfondito tutte le possibile tematiche e problematiche tecniche di ripresa. Ho perfezionato i primi allestimenti del camper e, dopo alcuni test, sono partito in direzione sud con destinazione la Sicilia. A marzo farò quindi gli allestimenti necessari per affrontare il grande Vord: devo raggiungere una località che si trova oltre il Circolo polare artico e l’inverno norvegese è più lungo del nostro, rischio di affrontare temperature ostili e mi sto preparando con estrema attenzione. Ho infatti previsto di realizzare, grazie alle competenze professionali di Mattia Bivan, alcune modifiche al camper, in particolare lavoreremo per migliorare la coibentazione, faremo un impianto di riscaldamento aggiuntivo più efficiente e performante, una modifica agli ammortizzatori posteriori con delle sospensioni ad aria e un implemento sull’impianto di servizio elettrico con una batteria al litio. Mattia sarà anche responsabile del servizio di teleassistenza, per fornire da remoto ogni eventuale consulenza in caso di guasti o problemi elettrici o meccanici».
Il regista che vive in un campeggio
Per fronteggiare la crisi economica del 2009 il regista Paolo Goglio si è ritirato a vivere in un campeggio e da lì ha iniziato a concepire un modo diverso di operare. Non più gli studi televisivi, ma «un unico grande palcoscenico: il mondo». Con innovative telecamere, economiche e versatili, ha ideato una prima serie televisiva intitolata Amore con il Mondo per la quale ha realizzato 6 stagioni, più di 150 puntate. Nel 2019 ha realizzato un film in Danimarca interamente da solo, intitolato Clic-10 giorni, guidato dal vento. Presentato in anteprima al cinema Anteo di Milano, ha ricevuto il premio come miglior film sperimentale al festival internazionale di Saint Vincent.
I protagonisti
Protagonisti di questa nuova serie televisiva avventurosa e naturalistica sono Gianna, la prima camperina, Leone cane coccolone, e Paolo, autore e interprete delle puntate, da cui sarà estratto anche un film con le scene principali. A settembre la serie televisiva sarà affidata al distributore televisivo Running TV che si occuperà della pianificazione sui circuiti nazionali, regionali e locali. Sarà possibile seguire in diretta il grande viaggio di Gianna, Leone e Paolo anche su Youtube, dove sarà realizzata una playlist dedicata e sui canali social, in particolare quello dedicato alla camperina.
Qui le immagini da Capo Passero, estrema punta meridionale della Sicilia, in provincia di Siracusa.
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