Siracusa

Lunedì 25 Novembre 2024

Siracusa, i baci più belli reinterpretati da Chisesi nella mostra che apre uno spazio nuovo

Amore e Psiche (stanti) Omaggio a Canova
Il Bacio omaggio a Rodin
Il Trionfo di Venere-Omaggio al Bronzino
 
 

Apre un nuovo spazio culturale in Sicilia. Sabato 29 ottobre la Galleria Materiarte di Marcella Damigella sarà inaugurata in via Roma, ad Ortigia, Siracusa, a partire dalle 18, con un’anteprima della mostra Baciami dell’artista milanese di origini siciliane Andra Chisesi: più di 30 opere inedite dedicate al gesto del bacio con lo scopo di rinnovare il desiderio, di tornare a baciarsi e ad abbracciarsi, a spogliarsi della diffidenza. «Un gesto che ci fa produrre l’endorfina, ci regala la felicità, il bacio è tra le due parti coinvolte un patto di felicità, un sigillo di alleanza, una conferma d’attrazione», spiega l’artista. Saranno esposte anche opere di Giovanni da Monreale, Emanuele Giannelli e Salvatore Cipolla. Da Il trionfo di Venere-omaggio al Bronzino a Il Bacio di Rodin e Paolo e Francesca, da Venere e Cupido bambino-omaggio a Joseph Charlies Marinpere a Venere Vincitrice e Amore e Psiche (stanti), in omaggio a Canova, Andrea Chisesi reinterpreta i baci più belli della storia dell’arte trasponendoli nella sua dimensione, racchiude il deterioramento sociale e la paura del contatto come in un grande supermarket delle emozioni. Un excursus attraverso la pittura alla scultura, tra archeologia ed arte contemporanea che racconta le emozioni e la libidine della felicità momentanea. La tecnica pittorica utilizzata è quelle della fusione, nata nel 2004, una sorta di collage tra immagini di opere pittoriche e le sue preparazioni: l’artista sovrappone l’immagine sulla pittura attraverso le trasparenze, utilizzando la luce e l’ombra per aggiungere o sottrarre parti dell’opera. Chisesi utilizza vari tipi di supporti, tele, cartelli stradali e cartone che vengono preparati con gesso di Bologna, acrilici, giornali o manifesti strappati dalla strada, stratificazioni di pitture e foglia oro, con l’obiettivo di creare una texture capace di accogliere l’immagine fotografica che sceglie di fondere solo dopo aver completato quella che definisce preparazione. Il rapporto intimo tattile di due o più entità attraverso l’incontro dei sensi e delle istintive emozioni, hanno per secoli affascinato le più raffinate menti artistiche, per questo motivo l’artista, per la realizzazione di queste nuove opere, prende spunto dalla poesia, dalla pittura, dalla letteratura, dalla scienza. Chisesi fa riferimento alla poesia E poi fare l’amore di Alda Merini («Fate l’amore e non vergognatevene, perché l’amore è arte, e voi i capolavori»)n per sottolineare che «la poetessa ci fa intendere la potenza del bacio come la più sublime espressione dell’amore, il titolo della poesia ci trasporta trasognanti nell’oblio, “occhi dentro gli occhi, morsi sulle labbra” i baci sulle cicatrici e sulle debolezze».  

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