Siracusa

Lunedì 25 Novembre 2024

Siracusa, la rissa di Ortigia: ecco le mazze usate dalle due famiglie rivali, 5 gli arrestati

Le mazze sequestrate
L’auto danneggiata

Il controllo delle attività economiche legate al ristoro e ai giri in città dei turisti sono alla base della contesa che ieri, nel giorno di Pasqua, ha portato alla maxi rissa ad Ortigia, l’isola centro storico di Siracusa. Uno spettacolo indecoroso di fronte ai tanti turisti che si trovavano in quel punto, tra piazza Pancali e il Tempio di Apollo. I carabinieri hanno posto agli arresti domiciliari cinque persone e denunciato un minorenne. I due gruppi si sono affrontati armati di mazze rudimentali che sono state sequestrate. Sono stati alcuni passanti che si sono ritrovati spettatori inconsapevoli della scena ad avvisare le forze dell’ordine. La masi rissa è avvenuta in pratica alle porte di Ortigia: dei due nuclei familiari uno gestisce uno storico chiosco di bibite, mentre l’altro ha un’attività di trasporto dei turisti all’interno del centro storico con le apecar riadattate. Secondo gli investigatori, che hanno individuato tutti i protagonisti dello scontro, entrambe le famiglie intendono allargare il proprio giro di affari, facendosi concorrenza. La rissa si è verificata nel tardo pomeriggio di ieri in una Ortigia finalmente popolata da numerosissimi turisti giunti in città in occasione della Santa Pasqua. Tra le sei persone coinvolte nella rissa, alcune sono note alle forze dell’ordine. I soggetti identificati sono tre trentenni, un 61enne, un 18enne e un minorenne, che armati di mazze da baseball e bastoni, sotto gli occhi attoniti e spaventati di famiglie e bambini, si sono affrontati, causandosi vicendevolmente contusioni e diverse ferite e danneggiando l’autovettura di uno dei contendenti parcheggiata nelle vicinanze. Diverse pattuglie dei carabinieri, in servizio nel centro storico di Ortigia, sono intervenute tempestivamente, riuscendo a bloccare ed arrestare tutti i partecipanti alla rissa e sequestrando loro le mazze rudimentali. Gli arrestati hanno rifiutato le cure dei sanitari intervenuti sul posto.

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