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A Siracusa si gira con la canoa, crolla una casa a Carlentini

A Siracusa e nell’intera provincia centinaia di interventi da parte della Protezione civile e dei vigili del fuoco. La pioggia ha concesso una tregua, ma gli interventi con le pompe idrovore o per liberare la strada da detriti o da fango sono continui su tutto il territorio provinciale. Si continua con la messa in sicurezza delle persone e delle abitazioni isolate a causa di significativi allagamenti, specie nelle zone marittime di Siracusa, Augusta ed Avola.

Allagate le strade della Fanusa, località balneare a 15 chilometri da Siracusa, dove i residenti girano con la canoa e dove bisognerà attendere qualche giorno prima di poter tornare alla normalità. Si sta riattivando ovunque l’erogazione dell’energia elettrica la cui interruzione ha anche causato la sospensione dell’approvvigionamento idrico in alcuni Comuni. Il comando dei vigili del fuoco, nell’ultima settimana, ha effettuato 340 interventi di soccorso tecnico urgente (di cui 177 negli ultimi due giorni), principalmente per soccorrere persone all’interno di auto in panne o di abitazioni private allagate, per rimuovere alberi sulla sede stradale e parti pericolanti di edifici. Il dispositivo è stato integrato con personale delle provincie di Catania, Enna e Trapani e da squadre della colonna mobile regionale della Puglia, inviate dal Centro operativo nazionale dei vigili del fuoco. L’Ispettorato ripartimentale delle foreste ha svolto un’opera di costante monitoraggio delle aste fluviali e 2 interventi di recupero di persone in difficoltà. Hanno operato 286 volontari di protezione civile (178 delle 37 associazioni della provincia di Siracusa e 108 delle 27 associazioni di altre province). E-Distribuzione ha effettuato 450 interventi e ulteriori 40 sono via di completamento, impiegando 25 squadre.

È crollata una casa disabitata nel centro cittadino a Carlentini, sempre nel Siracusano. Le macerie sono finite addosso a un’auto parcheggiata. I vigili del fuoco sono intervenuti per togliere il mezzo e i detriti dalla strada e mettere in sicurezza l’immobile.

«Stiamo verificando anche altri immobili perché nel centro storico ce ne sono tanti fatiscenti - spiega il sindaco di Carlentini, Salvatore Stefio -. Stiamo facendo una ricognizione, ma si deve intervenire in danno dei proprietari che già abbiamo diffidato più volte a mettere in sicurezza e demolire. Fortunatamente sono tutte disabitate».
In ginocchio molte aziende. «Le attività produttive che stavano ancora cercando di riprendersi dall’alluvione del 2018, e che ancora attendono gli aiuti dallo Stato, così rischiano di chiudere. Abbiamo bisogno di fatti, non di impegni». E Stefio rilancia: «Se loro non sono capaci possono nominare me commissario. Penso io ai progetti per far arrivare i soldi. È una situazione assurda, non più tollerabile. Sono finiti i tempi delle passerelle. Ancora stiamo facendo una ricognizione, ma le aziende sono in ginocchio, le attività chiuderanno».

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