NOTO. Il dato più significativo della partita è il numero degli angoli battuti dal Noto: 12, di cui sette nell'arco di tre minuti. Per sette volte, come se la produzione venisse da una fotocopiatrice, la palla è stata calciata alta all'interno dell'area nella speranza di una torre (ma anche qualcosa di meno solenne). Per ben sette volte la palla è stata facile preda degli avversari. Il Noto di ieri ha messo in mostra lacune e difetti: gioco scontato e a tratti anche confuso, squadra priva di idee, palle sempre più alte e troppi errori sotto porta. In avanti a fare la differenza c'è sempre Fecarrotta, troppo solo per far splendere questo Noto. E a fine partita, con tanto di ragione, i tifosi si sono fatti sentire. Una pacifica contestazione a quattro giornate dall'inizio del campionato, e con solo tre punti all'attivo, che non lascia presagire nulla di buono. Il Roccella, che alla fine paradossalmente ha creato più palle gol, ha puntato sul gioco di rimessa.