Siracusa

Domenica 24 Novembre 2024

Il Noto gioca bene, gli è mancato soltanto il gol

NOTO. Non vince, ma convince. È piaciuto, e anche tanto, il Noto versione Cacciola, che ieri contro la più quotata Aversa Normanna ha suscitato un’ottima impressione. Una squadra che nonostante gli innesti dell’ultima ora, basti pensare a Pizzoleo, Filpo e Assenzio tesserati appena qualche giorno prima della partita, è apparsa, sin dalle prime battute e per tutto l’arco dei novanta minuti, concentrata, ordinata e soprattutto grintosa. Inedito il rettangolo di gioco: quello in erba sintetica di Rosolini che, per la prima “casalinga” dei granata ha sostituito, dopo le diciotto partite della scorsa stagione, il gemello di Palazzolo Acreide. Già, perché il Palatucci di contrada Zupparda è da settimane alle prese con i necessari (tardivi) interventi di ristrutturazione, mentre il campo di calcio è in rifacimento. A metà ottobre è previsto il ritorno a casa per la gioia della società e dei tifosi. Supporter del Noto che ieri hanno lasciato il “Consales” di Rosolini soddisfatti per la buona prova offerta dai granata: un lungo applauso ha salutato il rientro negli spogliatori dei giocatori granata che hanno provato in tutti i modi di vincere la partita. Ma quando il pallone, calciato da Assenzio, è finito in rete – era il 31’ –, l’arbitro ha fischiato per un presunto fallo: il fuorigioco (posizione inattiva) di Grasso. Le intenzioni battagliere del Noto, siamo alla cronaca, non si sono fatte attendere: al 6’ Ficarrotta, con un ubriacante dribbling, iniziato dalla fascia destra, si è portato dietro tre avversari. Il suo tiro, un perfetto diagonale, una volta dentro l’area piccola è stato neutralizzato in angolo dal portiere ospite. Un minuto dopo è toccato a Manfrè, con una mezza rovesciata, impegnare Lombardo. Al 18’ tocca ancora a Ficarrotta, promosso capitano, superare in velocità due avversari, ma il suo tiro non ha fortuna. I primi venti minuti di supremazia del Noto hanno un nome: Lupo che, da destra e manca, porta palla in avanti. Poi non succede nulla fino all’episodio del gol annullato. Al 35’ Grasso, a seguito di una azione personale, chiama in causa Lombardo che di prima intenzione spedisce la palla in angolo. Al 37’ primo vero impegno per il portiere granata: a creare scompiglio è un retropassaggio di Bertolo, e Vizzì, fuori dai pali, deve fare gli straordinari per mettere la palla sopra la traversa. A dettare i ritmi a centrocampo con Lupo in giornata di grazia (almeno il primo tempo) c’è anche Ficarrotta, che al 44’ dalla lunga distanza impegna Lombardo. Stesso copione, seppure con ritmi rallentati, anche a causa del caldo, durante la seconda frazione di gioco che si apre con il solito indomabile e onnipresente Luca Ficarrotta. L’estroso capitano del Noto, su punizione dal limite dell’area, chiama Lombardo ad un plastico intervento. C’è anche lo spazio per vedere qualche stretta giocata degli ospiti che, palla a terra, fanno vedere delle buone cose. Al 58’, dopo un fraseggio che chiama in causa cinque giocatori – praticamente tutto il centrocampo -, Maggio cincischia troppo prima del tiro e permette il recupero in extremis di Pizzoleo. Al 62’ ci prova dalla lunga distanza D’Ursi, ma la palla si spegne alta sulla traversa. Clamoroso errore di Ficarrotta al 65’: tutto solo davanti a Lombardo, con Caruso a due passi, tira debolmente tanto da consentire il recupero con i piedi di Lombardo. Al 72’ Manfrè, su angolo di Ficarrotta, di testa impegna Lombardo: tiro forte, ma centrale. All’83 manovra eccellente, palla a terra, della squadra ospite: tanti tocchetti per arrivare sotto porta, ma – buon per il Noto – il tiro di Finizio è altissimo. Finisce in parità, ma il Noto visto all’opera ha convinto. Anzi, è piaciuto.

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