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Pachino si libera dalla plastica, il sindaco: "Una rivoluzione ecologica"

Dopo Lampedusa anche Pachino dice basta alla plastica. Dal primo novembre la città siracusana ridurrà drasticamente l'utilizzo di sacchetti, bicchieri, piatti, posate, cannucce, mescolatori di bevande monouso, bastoncini per palloncini e cotton fioc non biodegradabili.

Saranno questi gli effetti del progetto "Pachino plastic free", simile a quanto avvenuto a Lampedusa, dove dal primo settembre è stato vietato l'uso e l'utilizzo dei materiali in plastica. Un'iniziativa che viene seguita a ruota da Augusta, pronta a farla partire dal primo gennaio 2019.

Un cambiamento radicale che coinvolgerà anche le attività commerciali come bar, ristoranti e supermercati, che potranno utilizzare i materiali in plastica in magazzino soltanto per i prossimi 30 giorni. Scaduto il termine saranno obbligati a utilizzare e vendere solo materiale biodegradabile o borse in stoffa riutilizzabili, pena una multa che oscilla tra i 50 e i 500 euro.

«Abbiamo preso questa decisione - ha dichiarato il sindaco Roberto Bruno dopo aver firmato l'ordinanza - al fine di orientare e sensibilizzare la comunità verso scelte e comportamenti consapevoli e virtuosi in campo ambientale. L’eliminazione graduale della plastica ci donerà una città più pulita, contribuirà ad aumentare la percentuale di raccolta differenziata e a ridurre i costi sia per i cittadini che per le casse comunali. Si tratta di una vera e propria rivoluzione ecologica, conseguenza della strada della sostenibilità ambientale ed economica su cui abbiamo improntato la nostra azione amministrativa in questi anni».

«Una ordinanza in linea con l’idea di questa amministrazione - dice l’assessore all’Ecologia Andrea Nicastro – di fare scelte importanti e radicali per tutelare l’ambiente e ridurre i costi della gestione dei rifiuti. Non senza difficoltà, siamo riusciti ad ottenere un appalto migliore, più duraturo e con maggiori benefici per i cittadini, abbiamo aumentato vertiginosamente le percentuali di differenziata, grazie anche alle isole ecologiche di Pachino e Marzamemi, e condotto una lotta spietata contro le discariche abusive a cielo aperto».

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