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Ospedale Umberto I, in emodinamica chiuso un foro nel cuore

Procedura effettuata su alcuni pazienti che presentavano questa patologia, spesso causa di ictus nei giovani. Interessa oltre il 25 per cento della popolazione

SIRACUSA. La «chiusura di un foro nel cuore»: è l’ultimo esempio di interventistica cardiovascolare eseguito all’ospedale «Umberto I» dall’equipe del reparto di Emodinamica guidata da Marco Contarini. Un’operazione che è stata già eseguita dai medici con buoni risultati, segnale di una sinergia importante che va avanti nell’unità del presidio di via Testaferrata, dove da anni è operativa la rete che collega con i centri «spoke» delle altre strutture della provincia, finalizzata a creare un sistema che permette di assistere e curare i pazienti e di ridurre così la mobilità passiva verso altre province. E infatti questo ultimo tipo di intervento è stato eseguito su alcuni pazienti che dapprima sono stati sottoposti ad indagini di screening nel reparto di Cardiologia di Avola diretto da Corrado Dell’Ali. In particolare nell’unità del presidio di via Testaferrata ci si può sottoporre a questo intervento al cuore che risolve una patologia spesso causa di ictus cerebrale soprattutto tra i giovani.

L’intervento consiste nella chiusura della cosiddetta «pervietà del forame ovale», una condizione anatomica del cuore che si riscontra nel 25-30 per cento della popolazione sana. In questo caso i medici intervengono con una semplice procedura mininvasiva eseguita in emodinamica: infatti nei pazienti in cui viene dimostrata la presenza di un flusso del sangue anomalo attraverso questo piccolo foro esistente sin dalla nascita e rimasto aperto si interviene per la sua chiusura.

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