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Siracusa, all’Umberto I arriva il monitoraggio wireless per i pazienti in attesa al Pronto soccorso

Una nuova tecnologia al servizio della sicurezza e dell’efficienza sanitaria: l’ASP di Siracusa ha introdotto presso il Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I un innovativo dispositivo mobile indossabile che consente il monitoraggio continuo dei parametri vitali dei pazienti già a partire dalla fase di triage.

Il sistema, chiamato Portrait mobile, utilizza sensori indossabili e tecnologia wireless per controllare in tempo reale frequenza respiratoria, saturazione di ossigeno e frequenza cardiaca. Una volta applicato, il dispositivo accompagna il paziente durante l’attesa della visita, garantendo agli operatori sanitari aggiornamenti costanti e la possibilità di intervenire prontamente in caso di variazioni cliniche significative.

Le postazioni attive sono sei, utilizzabili contemporaneamente su altrettanti pazienti. Grazie alla loro compattezza e alla facilità d’uso, i dispositivi non intralciano le attività del reparto e assicurano al paziente libertà di movimento e maggiore comfort. Particolarmente avanzata la tecnologia a doppio vettore per la misurazione della frequenza respiratoria, che permette di cogliere con tempestività eventuali segnali di allarme.

«È un servizio veramente utile – commenta un paziente mentre gli viene applicato il dispositivo – perché ci dà la certezza, mentre aspettiamo di essere visitati dal medico, di essere seguiti fin da subito e controllati anche a distanza. Complimenti a chi ha pensato di introdurre questo nuovo servizio che dimostra attenzione verso i pazienti in attesa e a noi dà più tranquillità».

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal direttore generale dell’ASP di Siracusa, Alessandro Caltagirone: «La nostra visione è quella di un futuro in cui la tecnologia e l’innovazione siano al servizio della salute, offrendo soluzioni che migliorino la qualità dell’assistenza sanitaria. Con questo sistema, che valuteremo di adottare dopo la fase sperimentale anche negli altri Pronto soccorso degli ospedali della provincia, facciamo un ulteriore passo avanti in questa direzione, verso una medicina sempre più personalizzata e basata sui dati, che non solo ottimizza l’uso delle risorse ospedaliere, ma migliora anche la qualità complessiva dell’assistenza e della sicurezza dei pazienti, già monitorati sin dal primo momento di arrivo in Pronto soccorso».

Un’innovazione che segna un passo concreto verso un modello sanitario più moderno, reattivo e centrato sulla persona.

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