L’unica cosa certa, al momento, è che non c’è tempo da perdere: l’ennesimo tilt del sistema rifiuti in Sicilia, stavolta andato in scena a Lentini dopo i déjà vu di Bellolampo, Trapani e Siculiana, va dribblato quanto prima, entro domani o al massimo martedì prossimo con ordinanza del governatore Schifani.
Altrimenti, a seguito della chiusura a tempo indeterminato dell’impianto di Trattamento meccanico e biologico (Tmb) di contrada Coda volpe – su input del gip di Catania e dell’assessorato regionale al Territorio in attesa della definizione della Via, la valutazione di impatto ambientale – per i 200 Comuni che da un capo all’altro dell’Isola conferiscono l’indifferenziato nel Siracusano sarà emergenza. Tanto che i rispettivi sindaci sono già in stato d’allerta.
Il rimedio è ancora da limare, ma anche qui c’è una certezza: la spazzatura trattata a Lentini, e fino a poche ore fa spedita oltre lo Stretto con tariffe di 380 euro a tonnellata per le casse municipali, finirà in altri impianti della Sicilia
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