"Elezioni subito". Lo ha detto e ripetuto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, giunto a a Siracusa durante la tappa aretusea del beach tour, a poche ore dall'incontro a Catania, insieme al sindaco Pogliese. Anche qui non sono mancate le contestazioni: "Salvini fascista, historia docet" e ancora "olocausto mediterraneo" è il contenuto di alcuni cartelli esposti da un gruppo di giovani davanti al palco. Oltre alle contestazioni, non è mancata la voce dei sostenitori della Lega che hanno risposto gridando 'Matteo, Matteo'. "Mi spiace ci siano poliziotti tenuti qui per alcuni figli di papà che sono qui. Volete più migranti? Noi offriamo lavoro, infatti abbiamo assunto 8 mila componenti delle forze dell’ordine. Più poliziotti e più carabinieri e meno migranti", dice Salvini a Siracusa rispondendo ai contestatori che hanno accolto con urla ed insulti il suo arrivo sul palco di largo XXV Luglio. "Se volete i migranti portateli a casa così come Richard Gere ed Antonio Banderas farebbero bene ad ospitare i migranti nelle loro ville. Questi che sono qui a protestare erano prima con Crocetta e non credo sia un vanto". Nessun compromesso, e nessun governo tecnico ma, come ha detto lui stesso, "la democrazia nella sua forma più pura, dando la parola al popolo". Indice puntato contro Di Maio, Renzi e Grillo: "Noi non faremo nessun inciucio, loro invece sì'", ha detto il vicepremier. Poi i giornalisti gli chiedono dell'ordinanza prefettizia che limita i blocchi nella zona industriale, e che pare sia frutto di una lettera inviata direttamente in Russia dal ministro. "Io parlo con tutti, ma la mia parola non ha avuto nessun peso", ha risposto in merito alla pubblicazione di una lettera sull'Espresso. Poi breve colloquio in Prefettura a porte chiuse e via in piazza, dove lo attende una folla di sostenitori, ma anche manifestanti che lo contestano. "Sono disposto a tutto pur di dare la parola agli italiani, in fondo non me lo ha ordinato il medico di fare il ministro. L'ultima cosa che ci interessa - ha detto Salvini- sono le poltrone, quelli che non vogliono le elezioni hanno fatto un patto per la poltrona. E’ in corso questo tentativo, inoltre sulla questione del taglio dei parlamentari è un modo per prendere tempo. Significherebbe far trascorrere un altro anno". "Lasciamo che gli italiani votino, io ho lanciato oggi l’Italia del Si per portare centinaia di sindaci nel prossimo parlamento- ha continuato Salvini - Io non escludo nessuno a priori, siamo il fronte del si dalla riforma fiscale alle grandi opere, dalla giustizia alla famiglia. Con Berlusconi e Meloni ci vediamo in settimana anche perchè ci sono le elezioni in Umbria tra un paio di mesi. Qui si vota dopo gli arresti ma c'è poi l’Emilia Romagna". E in merito agli sbarchi: "Voi scrivete porti aperti, nessuno vi vieta di ospitare 100 persone a casa vostra - ha detto - Mi interessa costruire un futuro in Sicilia per i giovani senza scappare all'estero - prosegue il vice premier - Per questo servono soldi, i soldi degli italiani. Prima gli italiani". "I bambini devono avere una mamma e un papà, altro che utero in affitto, i bambini non si comprano. Noi - ha aggiunto - vogliamo donne libere, non coperte dalla testa ai piedi, ma libere di vestirsi come vogliono". Tensione prima dell'incontro, davanti al palco di Siracusa. La polizia ha allontanato di qualche metro dal palco i manifestanti anti-Salvini, in gran parte giovanissimi , indossando i caschi di protezione. "Non rispondo agli insulti, stiamo già lavorando alla prossima manovra economica. Noi offriremo agli italiani - ha detto Salvini- un governo che durerà 5 anni ma è importante che si possa scegliere in fretta. Mi accusano di dittatura ma io chiedo le elezioni, di solito un presunto dittatore non chiede le elezioni, auspico solo che gli italiani votino. Probabilmente qualcuno vuole che gli italiani non esercitino questo diritto, spero che il Parlamento si esprima subito. I deputati della Lega domani saranno a Roma e ci resteranno per i prossimi giorni. Spero che non si perdano settimane perchè è un problema per l’Italia". Salvini ha concluso il suo comizio a Siracusa mostrando il rosario stretto nel pugno e baciando un santino che gli è stato passato dal pubblico. Sono quindi iniziati i selfie con i sostenitori sul palco. "Se fate i bravi li faccio anche con voi", ha detto ironico ai contestatori che a decine per tutto il discorso lo hanno coperto di insulti.