«Oltre alle mille incongruenze riscontrate dalla lettura dei pochi documenti dell’assessore Ruggero Razza sulla nuova rete ospedaliera, mi è saltata agli occhi la rimodulazione delle parti "Oncologia" e "Radioterapia" nell’Asp di Siracusa, provincia la cui parte nord è sede di numerosi impianti industriali e chimici, e la cui popolazione è affetta da patologie tumorali in percentuali maggiori rispetto al resto d’Italia: nei piani del governo Musumeci verrà privata in toto dell’importantissima radioterapia e l’oncologia sarà illogicamente ridimensionata. Siamo letteralmente schifati».
Lo dice il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Giorgio Pasqua, che chiede all’assessore Razza di riferire in commissione Salute all’Ars. «Per anni - spiega Pasqua - i malati siracusani, per cure di radioterapia, hanno dovuto fare i pendolari per Catania, fino a quando, nel 2016 e grazie anche alle somme donate dal Fondo ex Eternit, fu aperto il reparto di radioterapia nell’ex ospedale Rizza. Oggi dalla Rete ospedaliera di Musumeci e soci la Radioterapia sparisce. Spero che sia un refuso. Ma c'è di più: hanno previsto di 'declassarè il reparto di Oncologia dell’ospedale Umberto I di Siracusa, coi suoi 10 posti letto, ad Unità operativa semplice, da Uo complessa che era. Contestualmente viene prevista la costituzione di ben due Uoc, ma stavolta senza posti letto. Al nostro modesto parere tutto ciò appare illogico. Basterebbe mantenere la Uoc presso l'Ospedale Umberto I di Siracusa e prevedere due Uo semplici da attribuire una al Muscatello di Augusta e al Di Maria di Avola, per ottenere gli opportuni risparmi e soddisfare la richiesta di assistenza nel 'triangolo della mortè: Augusta-Melilli-Priolo, dove l’incidenza delle patologie tumorali è la più alta in Italia».
Caricamento commenti
Commenta la notizia