SIRACUSA. Il Comune di Siracusa rischia di subire la richiesta di una «pioggia» di rimborsi per diverse migliaia di euro «per aver moltiplicato in maniera non congrua la quota variabile sulla Tari, la tassa sui rifiuti».
È quanto emerge da un’interrogazione presentata al ministero dell’Economia, dal parlamentare nazionale del «Movimento 5 Stelle», Giuseppe L’Abbate. In base ai suoi rilevamenti e ad uno studio realizzato sulla tariffe risulta che anche il Comune di Siracusa, insieme a quelli di Milano, Genova, Napoli, Catanzaro, Cagliari, Ancona e Rimini, avrebbero applicato la Tari più volte su un singolo immobile, conteggiando anche su garage, soffitte e cantine, la quota variabile che caratterizza il tributo, con il risultato che il balzello è così stato gonfiato, arrivando in alcuni casi a raddoppiare.
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