Siracusa

Venerdì 22 Novembre 2024

Siracusa, il Consiglio costa quasi 300 mila euro

SIRACUSA. Sfiora i 300 mila euro con quasi 5 mila presenze complessive. Sono costati quasi 25 mila euro al mese, nel 2016, i gettoni di presenza destinati ai consiglieri comunali. Per il pagamento delle presenze alle sedute nell’aula al quarto piano di palazzo Vermexio e per le riunioni delle cinque commissioni consiliari, l’amministrazione comunale ha dovuto sborsare 299.352 euro. Un costo, inferiore rispetto a quanto registrato negli ultimi anni, frutto sia della riforma approvata dall’assemblea cittadina dopo lo scandalo “gettonopoli” sia dai tanti mesi duranti i quali almeno due commissioni, la seconda alle Politiche sociali e alla Cultura e la quinta al Bilancio, sono rimaste praticamente bloccate per la mancanza di un presidente e l’incapacità dei consiglieri di trovare l’accordo per una nuova guida degli organismi consiliari. E se ai tempi di “gettonopoli” le presenze in un anno erano state 11 mila e il costo dei gettoni di presenza 717 mila euro in dodici mesi, a distanza di 2 anni e con una riforma in mezzo le cifre parlano di meno di 300 mila euro e di 4.954 presenze in un anno. Rispetto a questo dato va però detto che le 11 mila presenze erano state registrate tra consiglio comunale e le sedute delle 8 commissioni mentre le quasi 5 mila del 2016 sono state registrate, oltre che con le riunioni dell’assemblea cittadina in sole 5 commissioni una delle quali per quasi tutto l’anno non si è mai riunita. In media per i gettoni di presenza sono stati spesi 24.946 euro al mese mentre sono state mediamente quasi 413 le presenze mensili fatte registrare dai consiglieri. Va anche detto che da questo calcolo bisogna escludere Sonia D’Amico del Partito democratico e Franco Zappalà di «Progetto Siracusa» che hanno rinunciato ai gettoni sia per le sedute di consiglio comunale che per quelle in commissione e Salvo Sorbello di «Progetto Siracusa» e Salvatore Castagnino di «Siracusa protagonista con Vinciullo» che invece da mesi ormai hanno deciso di non percepire il gettone per le sedute delle commissioni. Questa scelta era stata fatta anche da Fabio Rodante e Massimo Milazzo di «Sistema politico» che fino a quando non hanno rassegnato le dimissioni hanno rinunciato al gettone per le commissioni. La palma di mese più caro va a febbraio quando il consiglio comunale è costato alle casse del Vermexio 34.361,83 euro con quasi 600 presenze complessive e ben 13 consiglieri comunali che hanno raggiunto la cifra massima di 1129,37 raggiungibile con il gettone di presenza. Va ricordato, sotto questo profilo che ogni gettone ammonta a 65,55 euro lordi. È invece di 17.764 euro il costo sostenuto dal Comune per il consiglio comunale ad agosto, mese meno caro del 2016. In questo caso le presenze complessive sono state 284 con un grande contributo arrivato dalla quarta commissione consiliare capace di accumulare 74 presenze, tra tutti i componenti dell’organismo consiliare, nel mese più caldo dell’anno. Dando un’occhiata ai numeri che dipingono l’attività portata avanti dalle cinque commissioni consiliari, l’oggetto principale della riforma varata dal consiglio dopo “gettonopoli”, il numero maggiore di presenze è stato registrato proprio nella quarta commissione Viabilità, Protezione civile e Decentramento. L’organismo presieduto da Giuseppe Casella di «Area democratica» ha raggiunto 1.139 presenze in un anno. A seguire, molto staccata la terza commissione Ambiente, Igiene, Sanità e Sviluppo economico guidata da Pippo Impallomeni. In questo caso le presenze sono 657. Poco più di 525 presenze per la prima commissione Urbanistica, guidata per gran parte dell’anno da Tonino Trimarchi e per la quinta commissione Bilancio dove l’attività è stata più travagliata e regolare solo per parte dell’anno prima che arrivassero le dimissioni da presidente di Alessandro Acquaviva. La quinta commissione ha fatto registrare 517 presenze. Si è invece fermata a sole 143 presenze la seconda commissione Politiche sociali, Cultura, Scuola, Spettacolo e Turismo. L’organismo consiliare non si è però riunita per quasi tutto l’anno. Complessivamente le 5 commissioni hanno fatto registrare 2.981 presenze con una media di 248 al mese.

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