NOTO. Il Centrodestra unito, come non mai nell'ultimo quinquennio, fa quadrato attorno a Salvo Veneziano, candidato a sindaco, riuscendo a espandere i propri confini e aggregare anche una «nuova» forza fino ad oggi parte integrante dell'amministrazione di Corrado Bonfanti. «Uniti per la città», movimento fondato nel 2011 da Graziano Zani, l'ex presidente del Noto Calcio dimessosi durante la settimana, ha scelto il candidato a sindaco Veneziano, attuale capogruppo consiliare di «Noto nostra», rompendo gli indugi e ponendo fine anche alla triplice alleanza con «Sviluppo e Territorio», del deputato regionale Pippo Gennuso, e «Patto per Noto», di Corrado Cultrera e Veronica Pennavaria.
Ieri sera il movimento politico, che nel maggio del 2011 riuscì a fare eleggere a palazzo Ducezio due consiglieri comunali e che per più di un biennio ha avuto nell'esecutivo municipale un proprio rappresentante, si è presentato alla città e ha ufficializzato la sua posizione e le future alleanze. Va con Veneziano: una decisione maturata già da qualche giorno e resa nota solo ieri, che inevitabilmente mette fine agli accordi sottoscritti a fine settembre dello scorso anno quando Zani, Gennuso e Cultrera formalizzarono la nascita di un patto federativo «destinato a durare nel tempo» e che invece si è sfaldato subito, senza mai arrivare a produrre concreti risultati. E Veneziano si rafforza anche con il diretto contributo, sopraggiunto in queste ultime ore, del Meetup «Noto Economia, Ambiente e Cultura» di Angelo Pane che, dopo essere stato messo alla porta dai maggiorenti siciliani del Movimento 5 Stelle, ha deciso di raschiare dal simbolo le stelle gialle e di non mancare all'appuntamento del 5 e 6 giugno prossimi.
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