NOTO. Un coro di «no» alla chiusura dell' ospedale «Trigona» di Noto. Proprio come ai vecchi tempi quando Noto, nei caldi giorni della protesta, scese in piazza. Oggi sono molti tra partiti, movimenti e sodalizi cittadini a condannare la scelta, "solo politica", di mettere fine alla storia del presidio ospedaliero di contrada san Giovanni Lardia.
Di "spreco di danaro pubblico" parla il nuovo portavoce cittadino di «Fratelli d' Italia -An», Giovanni Costanzo. «Ci avviamo verso la chiusura e la dismissione dell' ospedale di Noto - dice Costanzo - per attrezzare, a soli sei chilometri di distanza, l' ospedale di Avola, che tra le altre cose è sorto in epoca posteriore. Si sprecano soldi per dismettere i reparti nella struttura di Noto, che è al centro del bacino d' utenza della zona sud della provincia di Siracusa, e si affrontano ulteriori spese per attrezzare i nuovi reparti in quello di Avola, creando- dichiara - non pochi disagi ai cittadini della zona sud col rischio che bisognerà costruire in quest' ultimo altre reparti di sana pianta con ulteriori costi».
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